Postati: 28 giugno 2005 at 13:23 | IP Logged

Ringrazio Matteo per aver messo nuove sezioni riguardanti anche altre razze di pappagalli. preciso che adoro questo pappagallo per la loro natura docile, curiosa, e regala non poche soddisfazioni all'allevatore. In casa abbiamo ormai 5 coppie di calopsitte delle quali mi occupo personalmente e non disdegno, anche se contro ogni principio dettatomi da Giuseppe, di allevarne qualcuno artificialmente. Come tutti i pappagalli, è predisposto alla ripetizione di suoni umani ed è facile che ripeta melodie che ha ascoltato. Sono molto giocherelloni e anche tanto curiosi tantè che lasciati svolazzare in casa, si cacciano sempre nei guai. Instaurato un rapporto di fiducia con il prorpio padrone, la calopsitta lo seguirà in ogni suo spostamento all'interno dell'ambiente familiare. Le calopsitte, nome scientifico "Nymphiscus Hollandicus" ma chiamato anche cacatua delle ninfe, appartiene alla famiglia dei grandi Cacatua. Questa appartenenza è data dal ciuffo erettile, anzi direi eretto visto che è sempre ben teso sul capo. Differisce dai grandi pappagalli della sua famiglia per la forma allungata del corpo e per la lunga coda. E' tra i pappagalli più allevati in cattività assieme agli ondulati (cocorite) e ai parrocchetti dal collare. Originaria delle zone centrali dell'Australia, predilige sia le zone desertiche che quelle ricche di boscaglie e si adatta benissimo un pò a tutti gli ambienti. Il suo colore ancestrale (originario) è grigio con sfumature bianche, la testa gialla, ciuffo giallo per il maschio e grigio per la femmina, presenta inoltre due macchie rosse, più o meno accentuate, dipende dai sessi, all'altezza della zona periauricolare. Ma viste le innumerevoli mutazioni ottenute in allevamento, bisogna avere occhio esperto per distinguere i sessi ed è facile sbagliare. Di taglia intorno ai 32 cm comprensivo della coda, nidifica in cavità di alberi inbottiti solo da residui di legno (segatura). Vive in colonie e la femmina depone dalle quattro alle sette uova che cova assieme al maschio per 21 giorni circa. I piccoli lasciano il nido intorno alla 5^/6^ settimana di vita ma rimangono con i genitori per sei mesi circa. In cattività si riproduce facilmente e non abbisogna di una dieta particolarmente complessa, si nutre di semi, frutta e verdura che che trova soprattutto al suolo. Durante il periodo di allevamento in cattività, è consigliabile fornirgli un buon pastoncino d'allevamento (nè giallo nè rosso ma neutro)  e sementi da germinare. In cattività la nidificazione avviene in nidi a scatola e dovremmo imbottirli con segatura depolverizzata, meglio prima mettere un leggero strato di torba leggermente umido per mantenere la giusta umidità. Effettua tre cove l'anno ma si può arrivare anche a cinque, cosa che sconsiglio per non stressare la femmina che potrebbe anche non allevare bene i pulcini o addirittura abbandonare il nido. I pullus (piccoli) alla nascita presentano un leggero piumino e intorno alla prima settimana di vita si può anche distinguere la colorazione (lutina o grigia) e sinceramente non sono poi tanto belli da vedere...

Piccoli di calpsitta a 4 giorni dalla nascita, si distingue bene la colorazione del piumino che manterranno.

In queste foto habbiamo piccoli di 10 giorni e si nota già il ciuffo e le caratteristiche guance rosse

Una calopsitta svezzata di tre mesi. Particolare da notare la colorazione quasi arancio delle guance, dovrebbe trattarsi di una femmina, infatti nel maschio la colorazione è più accesa.

Cosiglio a chi vuole iniziare ad allevare questi pappagalli di sistemarli in gabbioni da almeno 120 cm e mettere il nido all'inizio della primavera e non fargli fare più di tre cove a stagione intervallate da almeno un mese di pausa durante il quale somministraremo vitamnie ed integratori per far riprendere la coppia dalle fatiche della cova, ed alloggiarli in un posto tranquillo e lontano da spifferi e rumore.

Spero di aver detto tutto su questi masgnifici psitaccidi e comunque sono sempre qui a vostra disposizione per domande, consigli ed altro...

Un saluto a tutti e...buon allevamento

Postati: 28 giugno 2005 at 13:34 | IP Logged

Sn uccelli molto belle le calopsitte, pensi ke delle coco e delle calopsitte possono convivere in una voliera x esempio???

RISP

Postati: 28 giugno 2005 at 13:51 | IP Logged

wow bellissima sezione....

infatti sono intenzionato a prendere una calopsita a breve....

ho una domanda, mettendo che una calopsita diventi addomestica, che segue il padrone come dici te in giro per casa... e' sempre bene tenere chiuse le finestre oppure e' cosi' legata al padrone che nn c'e' rischio che voli via?

Postati: 02 luglio 2005 at 12:27 | IP Logged

 la tonalità di arancio delle guancie è tra gli indizi principali, anche se le innumerevoli utazioni di colore ottenute in cattività hanno reso sempre più difficile la distinzione (gli animali da sempre sono i migliori amici degli uomini....gli uomini un po meno) da tenere in considerazione la colorazione del sotto coda che deve essere maculato per la femmina.

quindi guance arancio vivo Maschio

           guance  arancio tenue femmina