Postati: 09 agosto 2005 at 10:39 | IP Logged
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Non dobbiamo nasconderci che l'allevamento allo stecco, pur saputo condurre, cresce soggetti un po' più gracili, che magari si ammalano poi più facilmente...: la Natura è pur sempre il massimo.
I casi più facili sono quelli in cui l'imbeccamento allo stecco fa da "sostegno" in una situazione in cui c'è comunque, anche se poco, l'alimentazione parentale.
Portare ad adulto un nidiaceo piccolissimo, è impresa comunque difficile: per pappagalli e piccioni, con la loro necessità di "latte" secreto dal gozzo della madre, è poi ancora più arduo... .
La mortalità è dunque elevata; l'esperienza comunque insegna a contenerla e ad aumentare le probabilità di successo. I prodotti in commercio, poi, danno veramente un gran bell'aiuto, all'occasione.
Allevando animali, ci si sente inevitabilmente responsabili del loro destino, magari anche in modo eccessivo; e i dispiaceri per gli insuccessi sono dunque una ferita personale ancora più cocente, per gli sforzi che il nostro amore non riesce comunque a coronare di successo... .
Quindi, caro Giuseppe, aver portato a termine 1 calopsitta su 3, e come esperienza iniziale o quasi, ...direi che è comunque un successo!
P.S.: trovo il nome " 'Nzino" troppo delizioso e divertente, per un pappagallo...
Modificato da Valerio on 09 agosto 2005 at 10:41
__________________ PALERMO CAPITALE!!! è____é
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