Postati: 29 settembre 2007 at 13:33 | IP Logged
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Gli uccelli gonfiano le piume per aumentare il calore corporeo (l'aria tra esse funge da isolante termico): praticamente questo atteggiamento corrisponde al nostro "metterci a letto" quando stiamo poco bene... .
Quindi è un sintomo abbastanza generico di malessere...o di febbre, al limite. Le cause potrebbero quindi essere le più svariate, in assenza di altri sintomi (diarrea, starnuti, respirazione affannosa, etc.).
Di solito si accompagna a LETARGIA (sonnolenza) e quindi a scarsa vitalità.
Se la coco mantiene l'appetito (e non beve troppo), lo stadio di solito è abbastanza iniziale, ed è quindi abbastanza facile cercarvi rimedio.
Magari con le temperature che si sono abbassate di recente, ha preso qualche cilpo d'aria: ponila al calduccio, in posizione ben riparata dalle correnti; se puoi, somministra un buon ciclo di vitamine nel beverino, che aiuta sempre.
Se nel giro di 1-2 giorni non noti una certa tendenza alla miglioria, sarebbe il caso di approfondire osservazioni e diagnosi (ad es. feci e/o saliva presso l'Istituto Zooporofilattico più vicino). Andrebbero però escluse alcune tra le patologie più frequenti (la coccidiosi, per es., diagnosticabile con l'esame delle feci).
Al caso potresti anche tentare un ciclo di antibiotico+sulfamidico, seguito da uno antimicotico (gli antibiotici abbassano le difese e fanno infatti avanzare i funghi).
Un coccidiostatico solo al caso, direi... .
Molte malattie hanno andamento cronico e lentissimo; tendono a manifestarsi di più in concomitanza di stati di stress (come un raffreddamento, ad es.). Ecco perchè a volte anche solo un colpo d'aria può slatentizzare partologie represse ben più severe e difficili da curare... .
Spero di non averti allarmato: ho dato un consiglio-quadro più ampio e generico anche per altri casi analoghi al tuo, che invece, come spero, si rimetterà subito con un po' di vitamine e calduccio...
Auguri!
__________________ PALERMO CAPITALE!!! è____é
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