Iscritto dal: 28 giugno 2012 Napoli Post: 275 Sesso: Maschio
Postati: 19 marzo 2013 at 19:07 | IP Logged
Indossava il vestito più bello, di un luminoso color arancione, aveva i
capelli raccolti con un nastro rosso e oro ed era pronta per andare a
scuola. Era il giorno del papà e tutti i bambini avrebbero dovuto arrivare
a scuola accompagnati dal loro papà. Lei sarebbe stata l’unica con la
mamma.La mamma aveva suggerito di non andare perché i suoi
compagni non avrebbero capito. Ma la bambina voleva parlare a tutti del
suo papà, anche se era un po’ diverso dagli altri.A scuola c’era una folla
di papà che si salutavano un po’ imbarazzati e bambini impazienti che li
tenevano per mano.La maestra li chiamava uno dopo l’altro e ciascuno
presentava il suo papà. Alla fine la maestra chiamò la bambina e tutti la
guardarono, cercando l’uomo che non era là.“Dov’è il tuo papà?” chiese
un bambino.“Per me non ce l’ha” esclamò un altro.Dal fono una voce
brontolò: “Sarà un altro padre troppo occupato che non ha tempo per
venire”.La bambina sorrise e salutò tutti. Diede un’occhiata tranquilla
alla gente, mentre la maestra la invitava a sbrigarsi. Con le mani
composte e la voce alta e chiara, cominciò a parlare:“Il mio papà non è
qui perché vive molto lontano. Io però so che desidererebbe tanto
essere qui con me e voglio che sappiate tutto sul mio papà e quanto mi
vuole bene. Gli piaceva raccontarmi le storie, mi insegnò ad andare in
bicicletta. Mi regalava una meravigliosa rosa rossa alle mie feste e mi
insegnò a far volare gli aquiloni. Mangiavamo insieme gelati enormi e,
anche se non lo vedete, io non sono sola perché il mio papà sta sempre
con me, anche se viviamo lontani. Lo so perché me l’ha promesso lui,
che sarebbe stato sempre nel mio cuore”.Dicendo questo alzò la mano e
la posò sul cuore. La sua mamma, in mezzo alla schiera dei papà, la
guardava con orgoglio, piangendo.Abbassò la mano e terminò con una
frase piena di dolcezza: “Amo il mio molto papà. È il mio sole e se avesse
potuto sarebbe qui. Qualche volta, però, se chiudo gli occhi, è come se
non se ne fosse mai andato”.Chiuse gli occhi e la mamma sorpresa vide
che tutti, padri e bambini, chiusero gli occhi.Che cosa vedevano?
Probabilmente il papà vicino alla bambina.“So che sei con me, papà”
disse la bambina rompendo il silenzio.Quello che accadde dopo lasciò
tutti emozionati. Nessuno riuscì a spiegarlo, perché tutti avevano gli
occhi chiusi, però sul tavolo c’era una magnifica e profumata rosa
rossa.E una bambina aveva ricevuto la benedizione dell’amore del suo
papà e il dono di credere che il cielo non è poi così lontano.
Iscritto dal: 28 giugno 2012 Napoli Post: 275 Sesso: Maschio
Postati: 21 marzo 2013 at 22:11 | IP Logged
Occorre fare la guerra più dura, che è quella contro se stessi. Bisogna
riuscire a disarmarsi. Ho fatto questa guerra per anni ed è stata terribile.
Ma adesso, sono disarmato dalla cupidigia di aver ragione: di giustificarmi
squalificando gli altri. Non sono più in guardia sospettosa e difensiva,
gelosamente aggrappato alle mie ricchezze. Accolgo e condivido. Non
tengo, in modo particolare, alle mie idee, ai miei progetti; se me ne
vengono presentati di migliori, o anche non migliori ma buoni, li accetto
senza rimpianti. Ho rinunciato al comparativo di maggioranza. Ciò che è
buono, reale, vero è sempre il meglio per me. Ecco perché non ho più
paura. Se ci si disarma, se ci si spossessa, se lo Spirito ci da la grazia di
aprirci al Dio-Uomo, allora lui cancella il brutto passato, ci rende un tempo
totalmente nuovo, nel quale tutto è possibile. Patriarca Atenagora
Iscritto dal: 28 giugno 2012 Napoli Post: 275 Sesso: Maschio
Postati: 28 marzo 2013 at 12:13 | IP Logged
Gli uccellini in gabbia.
Un uomo di nome George Thomas era il Pastore della
Chiesa del suo piccolo paese.
Una Domenica mattina si recò in Chiesa, portando con se
una gabbietta arrugginita, la sistemò vicino al pulpito. I
fedeli si chiedevano cosa c'entrasse la gabbietta con la
predica del giorno, e attendevano, desiderosi di sapere.
Il pastore cominciò a parlare: "Ieri stavo passeggiando,
quando vidi un ragazzo con questa gabbia. Nella gabbia
c'erano degli uccellini che tremavano per lo spavento.
Fermai il ragazzo e gli chiesi: "Figliolo, cosa devi farci con
quegli uccellini?".
E il ragazzo rispose: "Li porto a casa per divertirmi con
loro... li stuzzicherò, gli strapperò le piume, vedrò come
reagiscono insomma... così loro grideranno, soffriranno,
litigheranno tra loro, e io mi divertirò tantissimo".
Disse il Pastore: "Perché lo fai? Tanto presto o tardi ti
stancherai di loro. A quel punto cosa ne farai?".
E il ragazzo: "Si presto mi stancherò, ma ho dei gatti, e a
loro piacciono gli uccelli, li darò a loro".
Il Pastore rimase in silenzio per un momento, poi disse:
"Quanto vuoi per questi uccellini?". Il ragazzo sorpreso
chiese: "Perché li vuoi, sono uccelli di campo, non cantano
e non sono nemmeno belli!"
"'Quanto?", chiese di nuovo il Pastore. Pensando fosse
pazzo, il ragazzo disse: "10 dollari!".
Il Pastore disse: "AFFARE FATTO!", prese 10 dollari dalla
sua tasca e li mise in mano al ragazzo. Come un fulmine il
ragazzo sparì.
Il Pastore prese la gabbia, andò in un campo, aprì la
gabbia e lasciò liberi gli uccellini.
Dopo aver chiarito il perché di quella gabbia sul pulpito, il
Pastore riprese a raccontare: "Un giorno Satana e Gesù
stavano conversando. Satana era appena ritornato dal
Giardino di Eden, era borioso e si gonfiava di superbia.
Diceva: "Signore, ho appena catturato l'intera umanità, ho
usato una trappola che sapevo non avrebbe trovato
resistenza, e un'esca che sapevo ottima... e li ho presi
tutti!".
"Cosa farai con loro?", chiese Gesù. Satana rispose: "Mi
divertirò con loro! Gli insegnerò come sposarsi e
divorziare; come odiare e farsi male a vicenda; come bere,
fumare e bestemmiare; gli insegnerò a fabbricare armi da
guerra, fucili, bombe e ad ammazzarsi fra di loro... Mi
divertirò tantissimo!".
"Ma presto ti stancherai! A quel punto, cosa farai con
loro?", chiese Gesù.
"Li ucciderò! E li porterò con me all'inferno!", esclamò
Satana con superbia.
"Quanto vuoi per loro?", chiese allora Gesù. E Satana
rispose: "Ma va, non la vuoi questa gente, loro sono
cattivi... Li prenderai e ti odieranno, ti sputeranno addosso,
ti bestemmieranno e ti uccideranno... Non puoi volerli!".
"Quanto?", chiese di nuovo Gesù. Satana sogghignando
disse: "Tutto il tuo sangue, tutte le tue lacrime... Insomma
la tua vita!".
Gesù disse: "AFFARE FATTO"... e pagò il prezzo.
Non è strano come la gente possa scartare Dio e poi
disperarsi e chiedersi come mai il mondo sta andando a
rotoli?
Non è strano che alcune persone possono dire: "Io credo in
Dio", e ciò nonostante seguire Satana, che, guarda caso,
anche lui 'crede' in Dio?
Non è strano come tutti gli uomini possano avere più paura
dell'opinione che si faranno gli altri uomini, che
dell'opinione che il Signore si farà di loro?
Iscritto dal: 04 maggio 2010 Salerno Post: 25807 Sesso: Femmina
Postati: 28 marzo 2013 at 14:32 | IP Logged
eh....diciamo che a volte la tua formazione religiosa viene fuori un pò troppo....e questo non è un forum adatto ad argomentazioni o discussioni religiose, pertanto ti invito a non proseguire con queste tematiche
__________________ l'arroganza è solo sinonimo di stupidità
la conoscenza non ha alcun valore se non è condivisa
"i puppi cantano le canzoni...:D"
Iscritto dal: 28 giugno 2012 Napoli Post: 275 Sesso: Maschio
Postati: 15 maggio 2013 at 15:41 | IP Logged
Dopo molto tempo, rieccomi... Ultimamente sono stato
davvero preso da molte, tantissime, troppe cose... Ecco
un aggiornamento, ciaoooooooooo e buona lettura
LA ZUPPA
In un grande self service una signora anziana prese una
grossa ciotola di zuppa, la sistemò sul vassoio e poi,
dopo aver pagato, posò il vassoio su un tavolino libero.
Appese la borsetta alla sedia e stava per sedersi e
degustare la fumante e profumata zuppa quando si
accorse di aver dimenticato il cucchiaio.
Lasciò tutto e si recò alla cassa dove c’erano le posate.
Quando ritornò, vide con sorpresa che il suo posto era
occupato da un giovane africano che stava
tranquillamente mangiando la sua zuppa. La donna
rimase perplessa e indignata. Poi, con un po’ di
malcelato sussiego, si sedette sulla sedia vicina e
affondò il cucchiaio nella zuppa, sotto il naso
dell’intruso. Il giovane sorrise e continuò a mangiare.
Lei prese una cucchiaiata, anche il giovane ne prese
una.
Lei pensava: Che sfrontato! Se solo avessi più coraggio!
È ora di finirla con questi immigrati!
Così ogni volta che lei prendeva una cucchiaiata, l’uomo
di fronte a lei, senza fare un minimo cenno, ne
prendeva una anche lui.
Continuarono fino a che non rimase che una piccola
quantità di zuppa e la donna pensò: Ah, adesso voglio
proprio vedere cosa mi dice quando sarà finita.
Il giovane le lasciò l’ultima cucchiaiata. Poi si alzò, la
salutò educatamente e se ne andò.
La donna guardò la sedia, la sua borsa era scomparsa.
Un ladro! Era solo un comunissimo ladro!
Delusa, arrabbiata, tutta rossa in volto si guardò
intorno. Ma il giovane era scomparso senza lasciare
traccia.
Poi, mentre si guardava intorno, la rabbia si trasformò
in confusione e profondo imbarazzo.
Sul tavolino accanto, c’era una vassoio senza cucchiaio,
con una zuppa che si stava raffreddando. Sulla sedia,
appesa come l’aveva lasciata, c’era la sua borsa.
Sentì tanta vergogna e capì solo allora che lei aveva
sbagliato tavolino e che quel giovane che mangiava una
zuppa uguale alla sua l’aveva divisa con lei senza
sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei
che aveva sbuffato e addirittura si era sentita ferita
nell’orgoglio.
Quante volte nella nostra vita, senza saperlo, abbiamo
“mangiato la zuppa“ di un altro? Quante volte al giorno
rubiamo tempo, stima, affetto, attenzione e neanche ci
sfiora il rimorso?
Iscritto dal: 29 marzo 2013 Italy Post: 576 Sesso: Maschio
Postati: 17 maggio 2013 at 22:48 | IP Logged
Quota: merysere
eh....diciamo che a volte la tua formazione
religiosa viene fuori un p� troppo....e questo non � un forum adatto
ad argomentazioni o discussioni religiose, pertanto ti invito a non
proseguire con queste tematiche
Ma non hai letto cosa ti ha kiesto? Nn credi che qualc1 si possa
infastidire?
Iscritto dal: 04 maggio 2010 Salerno Post: 25807 Sesso: Femmina
Postati: 18 maggio 2013 at 11:42 | IP Logged
Quota: Tommy
Quota: merysere
eh....diciamo che a volte la tua formazione
religiosa viene fuori un p� troppo....e questo non � un forum adatto
ad argomentazioni o discussioni religiose, pertanto ti invito a non
proseguire con queste tematiche
Ma non hai letto cosa ti ha kiesto? Nn credi che qualc1 si possa
infastidire?
Tommy, ti è parso marcatamente religioso quest'ultimo intervento? a me no francamente....
__________________ l'arroganza è solo sinonimo di stupidità
la conoscenza non ha alcun valore se non è condivisa
"i puppi cantano le canzoni...:D"
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