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 Cocorite.it Forum Schede informative
Oggetto Discussione: I Megabatteri (Discussione chiusa Discussione chiusa) Inserisci rispostaInserisci nuova discussione
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Anny_Gio
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Postati: 14 novembre 2007 at 16:58 | IP Logged  

Questo testo è stato tradotto molto gentilmente da Duth:

I megabatteri sono associati alla patologia e morte nelle cocorite e una vasta gamma di altri volatili. Essi risiedono nel proventricolo o vero stomaco in cui causano modificazioni nella struttura e nella funzione dell’organo.  Il proventricolo si dilata e la parete si ispessisce; la produzione di succhi digestivi viene danneggiata; avviene un’eccessiva produzione di muco e possono sopraggiungere ulcerazioni ad ogni zona di congiunzione del proventricolo e ventriglio. La patologia è estremamente comune nelle cocorite da esibizione nel Regno Unito ed è la maggiore causa di malattia e morte di questi volatili.

Portatori di megabatteri

Si è creduto che volatili apparentemente sani potessero essere portatori di questa infezione e vivere in equilibrio con essa e che questi volatili siano responsabili della diffusione dell'infezione da un allevamento all’altro quando i volatili vengono acquistati, venduti ed esibiti. Alcuni veterinari, e altri, credono che i megabatteri siano normali abitatori dello stomaco dei volatili e che qualche altra patologia sia responsabile delle modificazioni nel proventricolo, il che permette l’aumento numerico dei megabatteri.  Non è mai stata prodotta alcuna prova sull’argomento così il lavoro è stato svolto per stabilire se esistessero o meno i portatori. I megabatteri erano semplicemente dei normali abitatori del proventricolo? Si è anche sperato che sarebbe stato possibile dimostrare il ruolo dei megabatteri nella proventricolite.  

Diagnosi sui megabatteri

Come parte del servizio diagnosi della Budgerigar Society, le cocorite morte sono esaminate post-mortem. In 160 volatili ricevuti negli ultimi mesi, si è prestata particolare attenzione al proventricolo e tale organo è stato esaminato per i megabatteri indipendentemente dalla causa di morte. I risultati erano come nella tabella sottostante.

Risultati della diagnosi

 

Con megabatteri

Numero di volatili

% di volatili nel gruppo

Volatili con proventricoli normali

28

33

No

57

67

Volatili con proventricoli anormali

69

92

No

6

8


Alti numeri di portatori

Poiché un terzo dei volatili con proventricoli normali ha i megabatteri nell'organo, i batteri non possono essere considerati quali normali abitatori di questa quota di cocorite. Tuttavia, nella maggior parte di altre patologie dove sono presenti portatori clinicamente normali, essi formano una bassa percentuale della popolazione rispetto a questa. Un possibile motivo dell’alta prevalenza di portatori clinicamente normali è l’altissima prevalenza della patologia clinica che deriva da numerosi volatili sani esposti ad infezione e che diventano malati o portatori dell’infezione.

Altre cause dei proventricoli anormali

I volatili con megabatteriosi di un proventricolo anormale mostrano modificazioni, come un eccesso di muco all’interno dell’organo o un minor grado di dilatazione, ispessimento della parete e ulcerazione ad ogni zona di congiunzione del ventriglio e proventricolo. Molti di questi volatili erano clinicamente malati ma, in alcuni casi di volatili con lesioni minori, i volatili sono morti per altre cause. Sebbene quasi tutti i casi di proventricoli anormali erano dovuti a megabatteriosi, alcuni non lo erano. In questa indagine, sei volatili avevano proventricoli anormali causati da:

  • In due casi, infezione da E. coli
  • In due casi, ulcere.
  • In un caso, una cisti.
  • In un caso, eccessiva produzione di muco di causa ignota.

Conclusioni

In quanto piccola indagine si può osservare che:

1.        La proventricolite è quasi sempre causata da megabatteriosi.

2.        Che vi sono molti portatori clinicamente normali nella popolazione di cocorite che possono aumentare o diminuire l’infezione in momenti di stress, o rimangono portatori creando un rischio per i volatili non infetti con cui entrano in contatto.

3.        I megabatteri non sembrano essere normali abitatori del proventricolo delle cocorite.

Testo originale Copyright 1997, Dr John R Baker.


____________________________________________________________ _______


Introduzione

La megabatteriosi è una causa comune di morbidità e mortalità tra le cocorite da esposizione britanniche. È causata da un grande organismo, il cosiddetto Megabatterio, che forma uno strato opaco all’interno del proventricolo delle cocorite colpite. Ciò porta ad una malattia cronica disabilitante.

Dapprima vi è uno stato portatore subclinico, che porta in seguito ad una proventricolite cronica e ad un ingrandimento proventricolare. Possono avvenire anche cambiamenti secondari nel fegato dovuti all’anoressia. I segni clinici variano e possono includere vomito, rigurgito dei semi interi e dimagrimento. L’infezione è diffusa e si suppone che la principale via di diffusione sia l’acquisto di volatili infetti nelle colonie da esposizione.

La cura è possibile con amfotericina orale, considerata classicamente un farmaco antimicotico. Con la cura possono sopraggiungere dei problemi, poiché questo farmaco ha una comprensione sistemica bassa e molti volatili sono incapaci di guarire clinicamente a causa del danno proventricolare. La diagnosi di infezione si esegue meglio da post-mortem. Complessivamente vi è un proventricolo allargato e possibili modificazioni epatiche. In casi iniziali ciò può essere difficoltoso da rilevare. Vetrini macchiati con strisci profondi di mucosa proventricolare, rivelano i grandi bastoncelli Gram positivi - i Megabatteri. Istopatologicamente vi è una proventricolite cronica e i megabatteri possono essere osservati nelle sezioni. In alcuni casi i megabatteri sono stati identificati in strisci del fegato e della milza. I cambiamenti proventricolari sono stati identificati anche in volatili che sono stati curati e che sono esenti dai megabatteri ma non hanno risposto clinicamente. Oggi è chiamata MAD (Megabacteria Associated Disease – Patologia associata ai megabatteri (ndt)). Ciò può portare a dimagrimento e morte in assenza dei megabatteri. In una colonia da esposizioni britannica è stato svolto uno studio della patologia e le misure di controllo sono state aumentate per limitare la diffusione, o per eliminare la patologia. La selezione e la scelta di soli volatili infetti non sembra ridurre l'incidenza.

Materiale e Metodi

La colonia comprende una popolazione adulta altalenante di duecento volatili con circa trecento pulcini allevati ogni stagione tra ottobre e maggio. I volatili sono esposti tra giugno e settembre. La colonia non è chiusa con l’introduzione annuale di alcuni volatili. I volatili in più sono venduti durante l’anno. I Megabatteri furono identificati dapprima nella colonia attraverso strisci proventricolari e istopatologia a febbraio 1996. Non si sono identificati processi patologici secondari negli individui infetti in studi post-mortem, nella coltura di tamponi proventricolari o in istopatologia durante l’intera indagine iniziale. Ai volatili è stato somministrato un trattamento di base con amfotericina attraverso una sonda nel gozzo due volte al dì per dieci giorni. Molti casi non risposero e furono sottoposti ad esame post-mortem. Istopatologia e strisci Gram del proventricolo mostrarono la presenza di nessun megabatterio ma i volatili soffrivano di una proventricolite cronica che potrebbe essere compatibile con tale infezione. Questi volatili soffrivano di MAD.

Attualmente in Gran Bretagna sono usate due forme di amfotericina per curare questa patologia

  1. “Fungilin” (Squibb) soluzione di amfotericina 100mg/ml.  Il dosaggio varia da 0,05 a 0,3 ml due volte al dì tramite sonda nel gozzo esattamente ogni 12 ore per dieci giorni. I problemi sorgono in quanto questo regime è poco tollerato dai volatili e gli esemplari possono rigurgitare il farmaco. Il consumo di acqua e cibo cala. È anche praticamente difficile per un allevatore somministrare il farmaco ad un gran numero di volatili.
  2. "Megabac-S" (Vetrepharm) polvere amfotericina. È somministrato con una dose di 250mg per 50ml di acqua distillata per dieci giorni. Deve essere somministrato in beverini protetti dai raggi UV e i volatili devono consumare 4ml/100g di peso corporeo al giorno per poter assumere la dose terapeutica. Sebbene facile da usare, alcuni volatili non bevono a sufficienza tanto da assumere la dose terapeutica. Per poter monitorare l’assunzione i volatili devono essere alloggiati individualmente. Se l’assunzione è bassa, è necessario somministrare la dose rimanente attraverso una sonda nel gozzo. L’uso di questa formulazione nell’acqua da bere ha mostrato ridurre l’incidenza ma non elimina la patologia. In Gran Bretagna, per ottenere legalmente questo farmaco è necessaria una speciale autorizzazione dalla Direzione di Medicina Veterinaria. Nessuna di queste formulazioni è assorbita sistemicamente e non preverrà il danno proventricolare (MAD) in corso.

Come risultato di questi fattori tutti i volatili sono stati valutati in modo critico prima del trattamento. I volatili dovevano essere in carne, con muscoli pettorali rotondi e in salute. I candidati per la cura sono stati identificati attraverso un esame clinico. Tutti quelli che non rispondevano a questi criteri sono stati respinti per il test e sono stati rimossi dai locali. I volatili sono stati isolati in gabbie di metallo in gruppi di due in un edificio che non ha mai ospitato cocorite in precedenza. Questo edificio è stato lavato e disinfettato usando “Virkon” un agente virucida, fungicida e battericida.  I volatili sono stati trattati con 0,1mg di “Fungilin” via sonda nel gozzo due volte al dì e con “Megabac-s” in acqua distillata (250mg/50ml) come unica fonte idrica per 10 giorni. Tra un dosaggio e l’altro le sonde e le siringhe sono state lavate in acqua distillata e sottoposte a sterilizzazione a freddo in “Gygasept”. La sonda veniva asciugata e pulita nell'uso tra volatili per ridurre la contaminazione da volatile a volatile. Questi volatili erano tenuti in isolamento dalla colonia infetta e il personale coinvolto nel trattamento indossava un abbigliamento specifico prima di entrare nella zona di cura. Le mani erano sfregate nella clorexidine e le scarpe immerse in un pediluvio di “Virkon”.

Dopo 5 giorni di trattamenti le gabbie sono state pulite in profondità per ridurre la contaminazione ambientale. Il decimo giorno i volatili sono stati nuovamente sottoposti ad un esame clinico critico e trasferiti in voliere interne nei loro gruppi. Questo era all’interno dello stesso edificio ma una nuova persona era responsabile della gestione dei volatili e questi erano in una diversa sezione, così da non esserci contatto diretto. Tutti i volatili, morti durante il trattamento o che non hanno superato l’esame clinico alla fine del trattamento sono stati soppressi e sottoposti ad esame post-mortem. Tra i lotti, l’intera area è stata nuovamente lavata e disinfettata come prima. Dopo che l’alloggiamento originario fu svuotato dai volatili, fu pulito, lavato e disinfettato come prima. Alla fine tutti i volatili furono trasferiti di nuovo nel loro alloggiamento originario. Tutti i volatili morti o soppressi sono stati sottoposti ad esame post-mortem.

Tutti i volatili acquistati sono stati sottoposti, individualmente, al protocollo di cura sopra descritto. Una volta terminato sono stati alloggiati singolarmente in gabbie prima del trasferimento nella colonia. Se qualche volatile non avesse superato l’esame clinico non sarebbe stato introdotto nella colonia e sarebbe stato soppresso. Tutti i volatili morti o soppressi in questo gruppo sono stati sottoposti ad esame post-mortem. Anche i volatili da esposizione sono stati considerati un possibile rischio di ri-infezione e così sono stati alloggiati in gabbie separate e curati con “Megabac-S” come descritto in precedenza.

Risultati

In totale, 221 volatili sono stati curati con questo protocollo tra il 1° gennaio e il 18 giugno 1997. 214 volatili hanno completato la cura. Sono state identificate diverse condizioni cliniche in 75 volatili esaminati post-mortem. Tutto questo è stato portato avanti per due anni dopo l’inizio della cura, comprendendo anche la prole dei volatili curati. Cinque volatili avevano segni di MAD, mostrando proventricoli dilatati con proventricolite cronica in istopatologia ma sia gli strisci che l’istologia non hanno identificato la presenza di megabatteri.

Discussione

Una diagnosi di megabatteriosi può essere effettuata attraverso strisci mucosali del proventricolo o tramite esame istopatologico del proventricolo.  Una diagnosi clinica in un volatile vivo è difficile e l’unico test disponibile è quello dell’esame delle feci, tuttavia questo potrebbe dare falsi risultati negativi. Il trattamento nel volatile vivo è essenzialmente l’utilizzo di amfotericina 100mg/ml (Fungilin, Squibb) tramite sonda nel gozzo 0,1 ml due volte al dì per dieci giorni, ma purtroppo è scarsamente tollerato e molti volatili rigurgitano il farmaco. Recentemente è stata utilizzata amfotericina idrosolubile 250mg/50 ml di acqua distillata (Megabac-S, Vetrafarm). In molti casi la cura è stata un insuccesso a causa dell’infezione sistemica o della successiva proventricolite cronica, la patologia associata ai megabatteri. Molte cocorite non bevono sufficiente soluzione per raggiungere il livello terapeutico e l’acqua ingerita deve essere monitorata. I volatili possono essere quindi afferrati e curati con la corretta dose attraverso una sonda nel gozzo, 6ml di soluzione per 100g di peso corporeo.

La prevenzione della megabatteriosi attraverso l’eliminazione dei volatili fortemente infetti e la selezione dei volatili usati per gli accoppiamenti potrebbe non far diminuire i livelli nella prole e ciò potrebbe essere dovuto all'alta percentuale di cocorite clinicamente sane portatrici dell’organismo. L’uso di amfotericina nell’acqua riduce l’incidenza ma è improbabile l’eliminazione della megabatteriosi a causa dei motivi summenzionati. Ecco perché è stata usata, in questo caso, una terapia combinata dei due tipi di amfotericina orale. Da un punto di vista personale, è necessaria una valutazione clinica dell’allevamento per essere sicuri dei candidati ideali per il trattamento.  Ciò significa che qualsiasi volatile malato o sottopeso, che può soffrire di proventricolite irreversibile o un possibile candidato per un'infezione sistemica non può essere curato. L’isolamento prima, durante e dopo il trattamento è essenziale.

Credo sia importante essere sicuri che venga mantenuta la massima attenzione nel trattamento di routine di tutti gli acquisti, che dovrebbe subire lo stesso processo di controllo. Una scrupolosa attenzione all’igiene non è mai abbastanza.  

Testo originale Copyright 1999, Kevin Eatwell BVSc (hons) MRCVS .




Modificato da duth on 22 febbraio 2008 at 11:25


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La luna è un cerchio,ci vuole poco a disegnarla...ha un’aria nobile e un cielo intero ad ammirarla.
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