Postati: 23 settembre 2008 at 14:36 | IP Logged
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Se ti puo' consolare ti racconto quello che mi e' capitato qualche anno fa. Spero che tu possa avere lo stesso successo.
Come te, ho trovato un merlo caduto dal nido, l'ho raccolto e sono riuscita con immensa pazienza a farlo diventare adulto. L'avevo abituato a stare sul mio dito e lo lasciavo libero in casa. Era molto affezionato a me e appena mi vedeva, mi volava incontro e si posava sulla mia testa o sulla spalla e giocava con la mia catenina, era molto curioso e dolcissimo. Durante la mia assenza, appendevo la gabbia fuori in terrazza in modo che si abituasse a vedere anche l'ambiente esterno. Non avendo una gabbia x uccelli, lo tenevo in un trasportino x gatti nel quale avevo posizionato dei posatoi e le ciotoline x il cibo e x l'acqua. Quando ero in casa lasciavo lo sportello del trasportino aperto in modo che lui potesse uscire ed entrare a suo piacimento. Era molto intelligente, evidentemente lo riconosceva come casa sua, un posto sicuro e tranquillo e vi rientrava sempre da solo. Un giorno mi sono fatta coraggio. Non volevo tenerlo x sempre in una gabbia o in una voliera... Ero affezionata a lui, non so nemmeno dirti quanto... ma sapevo che per il suo bene gli dovevo rendere la liberta'. Cosi' ho appeso il trasportino fuori in terrazza e ho aperto lo sportello. Per diversi minuti e rimasto dentro, sapeva di essere libero, ma evidentemente non aveva il coraggio di uscire. Poi e' volato su una pianta a circa 2 mt dalla gabbia ed e' poi rientrato da solo. La mia piu' grande paura era quella che non riuscisse ad alimentarsi una volta libero, ma lui aveva adottato un sistema molto semplice. Volava libero fuori e rientrava x mangiare. Per parecchi mesi, appena aprivo la finestra che da' in terrazza, arrivava volando e si posava sulla mia spalla. Ogni tanto mangiava ancora nella sua gabbia, ma sempre piu' di rado. Questa e' stata per me una grande consolazione: ero felice di sapere che riusciva a procurarsi il cibo da solo. La piu' bella sorpresa xo' me l'ha fatta quando ha deciso di fidanzarsi e di costruire il nido nell'albero del mio vicino. Solo allora ho capito che Lino (questo era il suo nome) in realta' era una Lina... Sai... da giovani i merli sembrano tutti dello stesso sesso e io decisi che doveva essere un maschio, invece chiaramente mi sbagliavo. Dopo l'esperienza dei piccoli si e' definitivamente staccata dalla sua mamma adottiva, cioe' da me e io sono veramente felice di poter raccontare questa stupenda storia che ancora oggi mi emoziona
P.S. non so dove vivi tu, io sono di Firenze, ma ti assicuro che i merli si sono adattati veramente bene all'ambiente urbano. Quando comincera' a mangiare da solo, abitualo a vedere cio' che c'e' all'esterno, non deve credere che cio' che lo circonda, cioe' casa tua, sia il suo mondo.
Ti auguro di cuore che ce la possa fare, aspetto buone notizie e ancora FOTO!!!!
Ciao, Elena
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