Iscritto dal: 24 giugno 2007 Italy Post: 2017 Sesso: Maschio
Postati: 23 marzo 2009 at 18:33 | IP Logged
Wow, quante informazioni!!!! Spero di avere presto abbastanza tempo per spizzarmi tutti i link e guardare gli interessanti video che hai postato!
Riguardo ai colori, come dice Mario gli esemplari azzurri in libertà sono sicuramente discendenti di cocorite d'allevamento che si sono liberati e sono riusciti a sopravvivere, questo è normale e ci sono diverse colonie in Australia, in Florida e in California costituite da esemplari probabilmente sfuggiti dalle abitazioni in cui vivevano...è più facile quando le condizioni climatiche e gli ecosistemi in generale lo consentono (penso all'assenza di predatori e alla disponibilità di cibo in particolare).
Riguardo alle mutazioni, l'unica varietà esistente in natura prima dell'arrivo dell'uomo bianco sul suolo australiano era l'ondulato ancestrale, di colorazione verde chiaro con maschera giallo oro, ondulazioni nere e coda blu cangiante. E' discussa l'esistenza di esemplari opalini, ossia con il capo interamente giallo. Ecco come apparivano le prime coco nelle incisioni della monumentale opera di John Gould, Birds of Australia, pubblicata attorno al 1840:
Pare accertato che la prima mutazione ad apparire in cattività fu il lutino, comparso il Belgio attorno al 1875. Attorno al 1880 la comparsa dei primi esemplari cobalto suscitò enorme scalpore perchè le tonalità di azzurro sono particolarmente rare nel mondo ornitologico in generale, credo perchè risultino disastrose sotto il profilo del mimetismo (ecco forse perchè in natura gli azzurri vengono a volte abbandonati dalle madri). Se un pappo ancestrale costava in Inghiterra quanto un anno di salario di un operaio, un ondulato azzurro arrivava a costare il doppio. Dopo la prima guerra mondiale, con la riproduzione in massa in allevamenti sempre più vasti e oraganizzati, si assiste a un vero boom delle mutazioni di colore. Negli anni 20 compaiono i primi albini, ma i primissimi esemplari risultano particolarmente cagionevoli di salute, tanto che una coppia acquistata per una cifra favolosa dalla famiglia imperiale del Giappone arriva a destinazione già morta stecchita. Negli anni 30 compaiono i faccia gialla, che godono tuttora di una fama intramontabile, e credo solo negli anni 70 nascono i primi pezzati. Le mutazioni più recenti comprendono i clearbody, comparsi per la prima volta in allevamenti Texani e i faccia nera, che credo siano una mutazione non ancora fissata ma rarissima e sporadica.
Personalmente credo che le mutazioni di colore siano l'effetto delle mutate condizioni di clima e di alimentazione degli esemplari allevati in cattività. Non dimentichiamo che gli esemplari in libertà, prima dell'arrivo dell'uomo bianco, vivevano in una zona vasta ma omogenea dell'Australia interna (schifando le zone costiere) con una dieta prevalentemente (se non interamente) costituita di foglie di eucalipto (in Australia non c'era quasi nient'altro ai tempi di Cook) e qualche sporadico germoglio o seme...
Riguardo all'allevamento che vuoi mettere su, è una bellissima idea. Ti consiglio due coppie di riproduttori e progressivi accoppiamenti incrociati tra i figli delle rispettive coppie, mi sembra il modo più "economico" per mettere su un bell'allevamento (magari risulterà un pò monotono sul piano delle varietà)...
__________________ "that's pretty much now how I feel 'bout relationships. Ya know, they're totally irrational, and crazy, and absurd...but I guess we keep on goin' through it because most of us need the eggs" W. Allen
The Wildtype (natural-coloured or wild occurring) Budgerigar Parakeet's colour is called Lightgreen. The feathers of most Parrot species, including Budgerigars, contain both a black type of melanin named eumelanin along with a basic yellow pigment named psittacofulvin (psittacin for short). Some other Parrot species produces a third pigment named advanced-psittacin which enables colours & tones ranging from oranges, peaches, pinks to reds. When these feathers are exposed to a white light source, such as sunlight, only the blue part of the spectrum is reflected by the eumelanin granules. This reflected blue light passes through the yellow pigment layer, resulting in the green colouration known as Lightgreen in only the Budgerigar Parakeet &/or Green in any other naturally green coloured Parrot species.
The many colour variations of Budgerigars, such as Albino, Blue, Cinnamon, Clearwinged, the various Fallows, Grey, Greygreen, Greywinged, Lutino, Mauve, Olive, Opaline, Spangled, Suffused, Violet... are the result of mutations that have occurred within specific genes. There are actually at least thirty-two known primary mutations established among Budgerigar Parakeets. These can combine to form hundreds of secondary mutations & colour varieties which may or may not be stable.
As is true with all animal species, colour mutations occur in captivity as do in the wild. This has been demonstrated when captive-bred Budgerigars have developed mutations that had only been previously recorded amongst wild populations.
As is true with all animal species, colour mutations occur in captivity
as do in the wild. This has been demonstrated when captive-bred
Budgerigars have developed mutations that had only been previously
recorded amongst wild populations.
Riporto anche alcuni altri link che poi li andró a tradurre per affermare che non esiste solo la mutazione verde in natura ma che sono state osservate anche diverse mutazioni.
Posto i link
http://en.wikipedia.org/wiki/Blue_budgerigar_mutation http://en.wikipedia.org/wiki/Dark_budgerigar_mutation http://en.wikipedia.org/wiki/Dominant_Grey_budgerigar_mutati on http://en.wikipedia.org/wiki/Recessive_pied_budgerigar_mutat ion http://en.wikipedia.org/wiki/Yellowface_I_budgerigar_mutatio n http://en.wikipedia.org/wiki/Yellowface_II_budgerigar_mutati on
Buona lettura ;)
P.s. Il video postato in precedenza mi sembrava uno visto dove compariva una mutazione blu, invece lí son tutti verdi, non appena lo ritrovo lo posto :)
Iscritto dal: 08 febbraio 2009 Napoli Post: 755 Sesso: Femmina
Postati: 24 marzo 2009 at 09:26 | IP Logged
magari bluice è come dici tu,possono nascere esempleri serie blu anche in natura(le mutazioni genetiche avvengono anche tra umani),mi pare però che quello che volevano dire è che anche se capitasse la nascita di un'esemplare blu,al gruppo ciò nuocerebbe....sono animali gregari,questo gli permette la migliore difesa della colonia....la colorazione verde quindi il mimetismo è fondamentale......
ora il punto è che se abbiamo deciso di allevare coco in cattività abbiamo già accettato di cambiare il loro stato di natura....(imbecchiamo pulli deboli,abbandonati dai genitori.....integriamo la loro dieta con vitamine,li "addomestichiamo"al contatto con l'uomo...)quindi li mettiamo in condizione di vivere tutti il più a lungo possibile...credo quindi inutile un discorso sulla selezione naturale...dato che facciamo noi "da natura"....dunque alla tua prima domanda sul dar via i pulli e scambiarli con coco estranee,per l'equilibrio"genetico"del gruppo io dico di si.....
ps.cmq molto interessanti i contenuti dei tuoi post...
Iscritto dal: 12 ottobre 2008 Italy Post: 37 Sesso: Maschio
Postati: 24 marzo 2009 at 09:48 | IP Logged
Grazie Lucrezia,
ritornando alla domanda principale, per cui ho aperto il post, penso che sia necessario dar via i pulli nati nella voliera per evitare la consanguineità e far sì che la salute della voliera sia sempre molto alta.
Ho pensato che mi piangerà il cuore dar via i piccoli ogni qual volta che nascano e cercando la soluzione penso che i piccoli di un solo sesso li posso tenere mentre gli altri li posso scambiare :)
Terrò inevitabilmente i pulli, li vorrei tutti per me nonostante conosca i problemi di genetica e di consanguineità :) Ne terrò solo qualcuno di tanto in tanto per farsì che non mi pianga troppo il cuore dandoli via, magari terrò i maschi di una coppia e le femmine di un'altra al fine di evitare problemi di consanguineità.
Iscritto dal: 20 marzo 2008 Italy Post: 2006 Sesso: Maschio
Postati: 24 marzo 2009 at 11:24 | IP Logged
ma certo ceh li puoi tenere.. l'importante è che prendi dei coniugi diversi quando deciderai di farli fare una prole... oppure li scambi con qualcuno.. non è che devi darli via x forza tutti ;)
__________________ Io sono io... ci sono dubbi?? ;-)
Iscritto dal: 12 ottobre 2008 Italy Post: 37 Sesso: Maschio
Postati: 24 marzo 2009 at 13:33 | IP Logged
Penso che sia molto difficile vedere se due coco hanno gli stessi geni. Molte cove nascono davvero troppo simili come livree se non identici ma solo in questo caso è possibile riconoscerli da un negoziante.
I coco, tra l'altro, possono anche non somigliare per nulla alle livree dei genitori o somigliare all'uno o all'altro.
Sicuro che ci sono persone più preparate di me capaci di risponderti alla tua domanda e, ragionando, penso l'unico modo per scoprire se hanno gli stessi geni è fare un'esame del dna simile a quello che si fa per scoprirne i sessi fin da giovani. E' solo una mia supposizione :)
Iscritto dal: 15 ottobre 2007 Napoli Post: 5150 Sesso: Maschio
Postati: 24 marzo 2009 at 15:07 | IP Logged
Di solito il venditore prende soggetti quasi sempre da allevatori-clienti ,per cui puo' capitare che anche a distanza di tempo i soggetti possano appartenere alla stessa coppia e quindi essere consanguinei.Oppure puo' capitare che qualche allevatore li riproduca in voliera ,per cui diventa difficile gia' per questi risalire ai rispettivi genitori.Per questo motivo sarebbe utile acquistare soggetti anellati, dal cui RNA si puo' risalire piu' facilmente all'allevatore ed avere quindi informazioni circa la genealogia,l 'alimentazione e il mese di nascita. Un'altra soluzione sarebbe quella di formare le coppie con soggetti acquistati in due negozi diversi e abbastanza lontani tra loro. A questo punto chiedo:ma quanti di voi hanno fatto accoppiare soggetti senza conoscerne la provenienza?
Iscritto dal: 08 febbraio 2009 Napoli Post: 755 Sesso: Femmina
Postati: 24 marzo 2009 at 16:51 | IP Logged
proprio perchè è complicato,soprattutto per soggetti diversi sapere se sono fratelli(ci si può basare su qualche conoscenza di genetica,oppure se proprio è di fiducia credere al negoziante)...io comunque preferisco acquistare da negozianti diversi.....giro per i comuni della mia zona,e pesco un pò qui ,un pò lì....fino ad ora cinque negozi.....certo sono fortunata poichè non da pertutto ci sono tanti shop per animali......
bluice capisco il dispiacere di dar via i novelli,specialmente quando li hai visti crescere con tante ansie e cure....io cercherei persone affidabili,magari qualcuno che non li prende per gioco,magari poichè ha bimbi che insistono....prova a vedere se nella tua zona c'è qualcuno che li alleva a livello amatoriale,così scambi!!!!!!
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