Postati: 04 luglio 2010 at 15:57 | IP Logged

Nonostante che tutti gli amici del forum, che sono intervenuti ,ti stiano suggerendo di non portare avanti l'eventuale  cova,tu insisti nella tua decisione.Se fossi in te mi preoccuperei  prima di imparare ad allevarli e quindi a volere il loro bene.Poi tieni presente che non conta solo la temperatura di stamattina,di oggi o di stasera,ma quella fino al 4 Settembre,visto che non ha ancora deposto e che fino a questa data gli eventuali pulli non sarebbero ancora svezzati.

Postati: 04 luglio 2010 at 17:29 | IP Logged

Si ci vuole tanto se come a me inziano la cova ad aprile e schiude le uova a maggio e per quando i piccoli sono pronti ad uscire dal nido la signora pappagallo decide di iniziare una seconda cova ed adesso mi ritrovo con otto uova che inizieranno a schiudersi presumibilmente nella prima quindicina di luglio e sperando che per quando i piccoli lascino il nido non decida di darci ancora dentro... e poi mi chiedo ma in natura chi gli va a tappare i buchi degli alberi???

Postati: 05 luglio 2010 at 14:36 | IP Logged

x BLUES: é vero in natura non tappano nidi e buchi negli alberi. I cocoriti che vivono nel deserto australiano regolano le covate con i periodi di pioggia così d'aver acqua e vegetazione. Hanno 2 massimo 3 covate all'anno. In caso dell'arrivo della siccità devono partire alla ricerca di acqua e cibo e tutti i piccoli non in grado di volare vengono abbandonati alla morte.

Come vedi anche loro hanno "una regolare scadenza" di covate, non di seguito perché il tempo per allevare tutti i pulli sarebbe troppo lungo.

Pertanto i ns. coco non sono paragonabili "agli australiani" o ad altre specie di uccelli. Loro dipendono da noi (salute, alimentazione, metttere/togliere il nido)

Anche tu saprai che il rischio di eventuali 3 covate di seguito in questo periodo, é decisamente tanto per mamma coco e per i pulli. Poi é vero...ognuno é libero di scegliere..