Postati: 26 dicembre 2005 at 00:48 | IP Logged
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Vabbè sinora sono stato zitto a leggere su questa pappagalina che è un agapornis fischeri, ma ora è venuto il momento di dare qualche spiegazione in merito all'allevamento degli agapornis.
Gli agapornis fisheri appartengono ad una delle nove famiglie di agapornis esistenti al mondo di cui solo una praticamente impossibile da avere: quello swinderiano, che tra l'altro è in via d'estinzione nel suo paese d'oigine.
Le nove specie vengono regolarmente classificate in due grandi famiglie: quelle con anello perioftalmico e quelle senza anello perioftalmico.
Gli appartenenti alla prima categoria sono generalmente più territoriali e più aggressivi di quelli appartenenti alla seconda categoria, le loro liti sfociano quasi sempre in uccisioni del nuovo entrato nella colonia, e per fare il proprio nido portano pezzi di carta, foglie e piume con il becco mentre i secondi mettono questi fra le piume del codrione.
Dall'accoppiamento tra un agapornis fischeri e un agapornis personata (appartenenti alla stessa famiglia con anello perioculare) nasceranno soggetti ibridati fertili, da quello tra fischeri e roseicollis (quest'ultimo appartenente alla famiglia senza anello perioculare) nasceranno soggetti sterili.
Questi pappagalletti, che noi denominiamo comunemente inseparabili, non sono difficili da allevare ma sicuramente non sono facili come le cocorite. Hanno bisogno di alimenti perlopiù simili a quelli delle coco, semi, frutta e verdura, assieme ai semi di girasole, che vanno dati con estrema parsimonia perchè troppo grassi e possono casare problemi al fegato di questi delicati ma spartani animaletti.
I semi di canapa, come ho anche detto nel topic sui semi da cuocere, vanno dati ASSIEME ad altri semi, miscelandoli ben bene e FACENDO ATTENZIONE che non siano più del 5-7% della miscela totale.
I semi di canapa NON VANNO DATI DA SOLI E NON VANNO DATI SE NON COTTI PRECEDENTEMENTE PER 20-30 MINUTI O FATTI GERMOGLIARE PER UN PAIO DI GIORNI. Sono altamente oleosi, come i semi di girasole e di niger, e devono essere dati prima del periodo dell'accoppiamento ma non in gabbie dove si presentano più soggetti dello stesso sesso non accoppiati perchè potrebbero causare liti furibonde all'interno della voliera a causa della loro spiccata proprietà di "eccitare" i nostri piccoli amici.
Soprattutto NON DEVONO ESSERE SOMMINISTRATI per più di un paio di volte alla settimana.
Gli agapornis, tutte le specie, raggiungono la maturità sessuale attorno ai sei-otto mesi, è consigliabile non farli accoppiare prima dell'anno di età (nelle femmine) e degli otto-dieci mesi (i maschi)... ma non è detto che lo facciano prima con esiti positivi. Se sono tre mesi che stanno insieme, e avevano all'acquisto già cinque-sei mesi, lascia pure fare il suo decorso alla Natura. Il periodo di deposizione e di cova è proprio a partire da novembre-dicembre fino a maggio-giugno al massimo. E soprattutto per non più di tre cove all'anno.
L'agapornis fischeri si presenta, nella sua livrea ancestrale, con un piumaggio verde più chiaro alla base e più scuro in alto. La testa la gola e il petto sono di colore arancio pesca. Il collo è circondato da un collare giallastro di colore più o meno accentuato. Bordature giallo chiare sono evidenti sulle penne laterali delle ali e della coda. Riflessi blu-azzurri, caratterizzano il sopraccoda. L'anello perioftalmico, tipico di questi inseparabili è nudo e di colore bianco, come la cera. Il becco rosso corallo. Non esiste dimorfismo sessuale.
Non è detto, però, che debba per forza essere di questo colore: esistono svariate mutazioni tra le quali quella pezzata, appunto.
Quindi alla luce dei fatti, fai attenzione a quello che somministri ai tuoi amati pappagalletti e soprattutto fai anche attenzione a quello che eventualmente ti possono consigliare persone NON PRATICHE dell'allevamento degli agapornis se non vuoi che i primi a soffrire (e ad andarsene) non siano proprio i tuoi amici.
JOY
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