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Schede informative
 Cocorite.it Forum Schede informative
Oggetto Discussione: Scheda malattia - Pica (Discussione chiusa Discussione chiusa) Inserisci rispostaInserisci nuova discussione
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ema64
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Iscritto dal: 22 marzo 2005
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Postati: 05 dicembre 2005 at 14:40 | IP Logged  

La Pica (allotriografia)

La Pica, o allotriofagia può colpire varie spece di animali ma soprattutto i bovini e gli uccelli. Tutte le spece di uccelli domestici possono venire colpiti dalla pica.

 

Sintomi

 

La pica viene anche detta “cannibalismo”, perchè spinge i volatili alla autodeplumazione effettuata con poderose beccate, che possono portare anche al ferimento e addirittura all’automutilazione.

Nel periodo della riproduzione i nidiacei possono essere mutilati dai genitori affetti da questo male (in inglese è conosciuta come Feather Picking).

                

Cause:

 

La Pica si può manifestare in molte forme e può essere anche un vizio appreso imitando i soggetti colpiti dalla malattia (in questo caso si può tentare di agire  distogliendo il volatile con altre cose, nel caso delle cocorite i giochi possono avere ottimi risultati).

Oltre a manifestarsi a causa di una dieta alimentare non corretta dove la carenza di sali o di sostanze proteiche nell’organismo può portare a stati pruriginosi, anche da:

·         Acari o vermi piatti

·         Patologie mediche non corrette

·         Micosi, alcuni funghi possono causare il prurito fino a causare stati emorraggici della pelle

·         PBFD, contagiosa ed incurabile (muta francese BFD) si trasmette attraverso le piume che non ricrescono più in modo corretto

·         Batteriche, la cattiva igiene è una delle cause maggiori di malattie tra i volatili

·         Lo stress (per una femmina potrebbe essere l’elevato numero di cove)

·         La solitudine (i pappagalli necessitano se non in gruppo di molta compagnia)

·         Problema sessuale, un soggetto raggiunta la maturità sessuale viene privato di una compagna potrebbe strapparsi le piume e causarsi ferite per la frustrazione

Come emerso, la pica è un problema reale, ed è molto difficile determinare quale è tra quelle indicate sia la vera causa. Si deve quindi effettuare un cambiamento radicale della situazione di vita del volatile, modificando rapidamente l'ambiente dove il vostro uccello pratica l'autodeplumazione a seconda dei casi (pulizie, gabbia più spaziosa, giochi, compagno per la riproduzione, ...).

 

Cure:

 

Per la cura della Pica, bisogna risalire alla causa (emulazione, origine sessuale, batterica, etc..), fatto questo si deve porre rimedio tentando nei casi non determinati da virus di riportare l’uccello alle condizioni iniziali risolvendole, nei casi virali seguendo le patologie indicate da veterinari aviari.

 

E’ sempre molto importante e fondamentale contattare un veterinario aviare che diagnostichi assieme a noi la possibile cura e l’effettiva presenza della malattia.

(Le foto inserite provengono dal sito www.birds-online.de, si ringraziano Gaby Schulemann ed i produtori delle foto per la cortesia e la disponibilità)



Modificato da ema64 on 05 dicembre 2005 at 14:44


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Emanuele
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Valerio
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Iscritto dal: 17 giugno 2005
Bandiera nazionale di Palermo Palermo
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Sesso: Maschio
Postati: 06 dicembre 2005 at 17:13 | IP Logged  

Vorrei però fare una distinzione tra pica autofagica (autodeplumazione) e pica allofagica (deplumazione perpetrata ad altri soggetti, fino al cannibalismo vero e proprio).

La prima forma, oltre che a tutte le cause elencate sopra, spesso è anche a determinata da specifiche carenze alimentari (specie di cistina/cisteina, proteine solforate costituenti del piumaggio), di cui è più ricco specialmente il calamo basale delle penne o delle piume: gli uccelli cominciano quindi a tirarsele, per succhiarne "la punta", ...poi la cosa può purtroppo diventare uno spiacevole "vezzo", che persiste a qualunque successiva correzione alimentare (è il rischio più ricorrente, specie con animali come i pappagalli). E' quindi quanto mai importante intervenire tempestivamente, nel caso di presentazione dei sintomi, onde scongiurare l'instaurarsi dell'indesiderata cattiva "abitudine". Tuttavia, molti uccelli che ne sono affetti possono condurre una vita regolarissima, a parte il notevole discapito estetico... .

La pica allofagica è invece la più pericolosa; pregiudica infatti la buona socialità dei soggetti allevati, gravando infatti anche su bestiole non necessariamente coinvolte dalle carenze o dalle forme di stress dei soggetti "causali" (generando ovviamente a loro volta stress di convivenza in generale...).

La forma allofagica, oltre che per le stesse cause di quella autofagica, sfocia spesso per problemi in primo luogo di di sovraffollamento, nonchè eccessiva aggressività, stress, spaventi, etc.; insomma, risente un po' di più della componente "psicologica". Anche nel suo caso, è importantissima la tempestività d'intervento dell'allevatore (isolamento dei soggetti più aggressivi e di quelli feriti - il sangue "incuriosisce" e stimola alla pica anche i soggetti non predisposti), sempre nel tentativo di scongiurare l'instaurarsi del comportamento come cattiva abitidine. Le conseguenze del presentarsi in un allevamento della pica allofagica possono essere anche molto gravi, potendo causare anche molte perdite, ed è cosa assolutamente da non sottovalutare.

Tra le possibili cure, oltre alle varie opportune integrazioni proteiche e di oligoelementi (tipo zolfo, etc.), è senza dubbio consigliato, al caso, l'uso di sostanze e di alimenti "calmanti" (camomilla, lattuga, etc.).



Modificato da Valerio on 06 dicembre 2005 at 17:18


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