Avete
trovato un piccolo uccellino in difficoltà e non sapete come
comportarvi? Con qualche piccolo accorgimento potrete dargli tutte le
cure necessarie senza sbagliare, in attesa di consegnarlo a un centro di recupero specializzato.
E’ fondamentale sapere che la detenzione di tutta la fauna selvatica è vietata dalla legge dello Stato n. 157/92 e che entro 24 ore l’animale deve essere consegnato ad un ente autorizzato e competente.
Ma raccogliere un nidiaceo (un piccolo di uccello) può non essere
sempre utile per la sua salute. Infatti la maggior parte di loro
abbandona il nido quando ancora non sono provetti volatori. Trovarne uno per terra, che sia in un bosco o su di un marciapiede, non vuol dire essersi imbattuti in un uccellino abbandonato:
al contrario, i genitori li accompagnano volata dopo volata verso
l’autonomia e raccoglierlo in questa fase vorrebbe dire strapparlo alle
loro cure. Inoltre l’uccellino potrebbe sviluppare il fenomeno dell’imprinting nei confronti dell’umano, pregiudicandone così il futuro.
E’ necessario quindi fare una prima distinzione:
- Nidiacei sani. Devono essere lasciati nel luogo di
ritrovamento, a meno che non vi sia un rischio immediato (passaggio di
auto o presenza di predatori, come cani e gatti, o di elementi di
particolare disturbo)
- Nidiacei in stato di pericolo. Il pericolo può
consistere nella presenza di cani, gatti, automobili e così via.
L’ideale è allontanare l’uccellino dalla condizione di rischio (ad
esempio, allontanarlo dalla strada o dalla minaccia del cane o del
gatto) e vigilare su di lui da lontano in attesa che i genitori lo
accudiscano.
- Nidiacei feriti. E’ necessario recuperarli e dar loro le cure necessarie a sopravvivere, in attesa di consegnarli a un centro specializzato.
Se questo è il vostro caso, ecco alcune accortezze da seguire:
- Procuratevi una scatola di cartone poco più grande
dell’uccello e praticate dei fori sulla parte alta per permettere
l’aerazione. Non usate mai una gabbietta o un trasportino: insofferente
alla cattività, l’uccello potrebbe agitarsi e procurarsi ulteriori
lesioni. Non inserite con lui né cibo né acqua perché potrebbe sporcarsi
infettando le eventuali ferite e non ponetelo sopra a una fonte di
calore quale un termosifone acceso o una stufa: piuttosto, usate una
borsa dell’acqua calda.
- Non somministrate mai mollica di pane, latte o derivati del latte a nessun uccello, che sia giovane o adulto.
- Ricordate però che, in questa situazione di primo soccorso, durante
il giorno un pulcino ha bisogno di mangiare e bere ad intervalli
diversi a seconda dello stadio di sviluppo: circa ogni mezz’ora per i
nidiacei implumi e ogni 2-3 ore per i nidiacei impiumati. Come alimenti
universali di emergenza potete somministrare omogeneizzato di
carne, pezzettini di carne cruda o camole (larve della farina o del
miele) e acqua con un contagocce o una siringa senza ago.
Se il vostro uccellino in difficoltà è un rondone, vi sono ulteriori accorgimenti da seguire.
Infatti questi uccelli appartengono all’ordine degli apodiformi (dal
greco “senza piedi”) e, una volta atterrati per errore o incidente al
suolo, non sono più in grado di darsi lo slancio necessario a spiccare
di nuovo il volo. L’intervento dell’uomo, in questo caso, può salvare
loro la vita.
- Se si tratta di un rondone adulto, lo potete
riconoscere perché le ali, incrociate sul dorso, superano la fine della
coda di circa 2-3 cm. In assenza di ferite, spesso tornerà a volare
grazie a una semplice operazione di lancio e non sarà necessario il
ricovero. Ad ogni modo vi consigliamo di portarlo in un centro di
recupero poiché l’operazione di lancio deve essere eseguita da personale
esperto. Qualora fosse necessario alimentarlo, si potrà
somministrargli omogeneizzato di carne, camole della farina o del miele e
acqua con un contagocce o una siringa senza ago.
- Se si tratta di un rondone giovane, anche senza
ferite non sarà in grado né di volare né di alimentarsi e quindi va
consegnato immediatamente a un centro di recupero per il soccorso.
se è un canarino basta dargli dei semi, anche quelli da coco se ne hai dovrebbe mangiarli. insalata, verdura. se è malato andrebbe portato da un veterinario.
se è scappato da una gabbia gettagli uno strofinaccio addosso e poi infila sotto la mano per prenderlo, sarà stanco di volare e dovrebbe lasciarsi prendere.
non durerà molto fuori se è domestico.
sul recupero dell avifauna selvatica trovi qui:
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cardellino questo :)