Postati: 08 febbraio 2010 at 15:32 | IP Logged
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Cara Annuccia, non sai come ti capisco, io che di animali ne ho avuti (e ne avrò) a centinaia e di tutte le specie... . Lo stesso penso anche molti di noi qui.
Soprattutto quando dici che avresti preferito trovarla già morta, piuttosto che assistere alla sua agonia. E' in effetti un supplizio in più che, seppur vigliaccamente, ci risparmieremmo volentieri (non sapere se si stanno facendo gli accorgimenti salvifici adatti, lo sperare così concentrato...).
Che dirti? Ogni perdita, anche di queste piccole vite che ci accompagnano per un po', è irreparabile, insostituibile.
Certo è che questo accade a chi HA animaletti (chi non ne ha, ovviamente non ne subisce), ed è un fatto.
Esiste anche un detto popolare che dice che un animaletto muore per salvare il suo padrone...consolazione fantasiosa, ma utile ugualmente ad attutire un po' il dolore del distacco.
Non sentirti responsabile più del dovuto: hai fatto ciò che potevi, che ritenevi giusto...e questo almeno in questo caso basta. Magari scoprirai di poter fare meglio in seguito...e il sacrificio della tua piccola servirà a vantaggio di altri, chissà.
La Vita e la Morte si avvicendano da sempre, e i nostri animaletti ci pongono brutalmente difronte a questa secca realtà, che possiamo solo accettare.
Dai sintomi che racconti, ipotizzerei una violenta dissenteria (con tossicosi, disidratazione) dovuta magari a qualche alimento di cui la piccola ha incautamente abbondato (a me è successo una volta dopo le foglie di cavolo date a una coppia in allevamento: una tragedia fu...), magari non del tutto sano.
In tal caso non devi temere per gli altri (magari la piccola aveva basse difese in quel momento); un po' di osservazione e profilassi comunque non guasta (cibi essenziali e freschissimi, semi non grassi, niente colpi d'aria o sbalzi di temperatura).
Facci sapere.
Ma per quanto attenti, noi allevatori non avreemo mai le chiavi della Vita per i nostri pupilli.
Ti racconto in proposito dei fatti recentissimi nel mio allevamento di mucche.
A metà gennaio è nato un vitellino, appena un po' prematuro, e quindi è stato trovato a mollo nel piscio di stalla, piccolo, tremante e debolissimo, dopo almeno una decina d'ore che era nato. persino la madre aveva "perso l'odore" e non lo accettava...e lui faticava a reggersi in piedi, infreddolito e debilitato. Manifestò subito una patologia respiratoria, che ne aggravò le condizioni (veniva forzato col biberon, altro rischio respiratorio per polmoniti "ab ingestis", mentre a sua volta la madre veniva obbligata alla sua presenza, finchè dopo 2 giorni non lo riconobbe come figlio). Praticai delle iniezioni tipo Rocefin, in passato risolutive in casi analoghi...ma niente, non migliorava. Allora, scoraggiato, lasciai all'impiegato il compito il compito di dargli solo delle pastiglie sminuzzate di un altro antibiotico ad ampio spettro (stavolta anche contro batteri gram-positivi), ma sinceramente mi aspettavo la triste notizia ogni giorno... . Ma non arrivò, grazie a Dio! Anzi: dopo 1-2 giorni di pilloline il vitellino respirava meglio, e restava più in piedi per allattare; finchè al 3°-4° giorno io stesso, giunto in azienda, lo vidi coi miei occhi alzarsi da sè (non ci riusciva, prima) e allattare incerto direttamente dalla madre. Da allora si rimise in pochi giorni, e oggi è un saltellante vitellino monello della mia stalla... ^__^
Finchè c'è vita c'è speranza, costatai... .
Una settimana fa invece mi ritrovai ad aiutare al parto un'altra vacca, che partorì una vitella (-ona, direi!) sanissima e fortissima, che stentò pure a uscire, per la mole. Di quelle tipo campione di forza e vitalità, che già a un'ora dalla nascita era in piedi e suggeva da sola dalla madre amorevole...solito miracolo della Natura! Tanto forte che stentavo a piegarle le zampe per farla coricare vicino la madre, tanta forza aveva in resistenza... . Ebbene, 2 giorni dopo s'era inaspettatamente svegliata debolissima e tremolante, morendo in pochi minuti per cause inspiegabili (nè diarrea fulminante, nè incidenti...)... . Lo shock mi ha fatto pure restare lontano dai miei animali per diversi giorni (io lavoro in ufficio in città), per paura dei potermi attaccare ad altri "casi" che poi mi lasciassero tutto quell'amaro in bocca... .
Ma m'è bastato tornare in azienda, salutato dal saltellare infantile degli altri vitellini, per superare il tutto.
Di storie come queste ne potrei raccontare a centinaia; e il Paradiso per me è abitato da tutti gli animali che ho amato (e che mi hanno amato), che mi aspettano al pari delle Anime Sante... . Cani, pappagallini, mucche, asini, mici...spero di ritrovarmeli tutti attorno in un comune grandioso turbinare di entità festanti.
Una mia zia immaginava di ritrovare il suo cocker Billy al suo arrivo in Paradiso; e poichè incorporei entrambi, immaginava la scena come l'incontro festante di due venti che unendosi turbinavano insieme... . E questa immagine mi piace assai. Solo che per me...aspettatevi un CICLONE!!!
Carissima Anny, l'Amore è sempre più forte...e ti aiuterà a superare le immagini tristi al momento registrate.
Ti sono vicino.
Valerio
__________________ PALERMO CAPITALE!!! è____é
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