Iscritto dal: 18 ottobre 2010 Brescia Post: 711 Sesso: Femmina
Postati: 30 agosto 2011 at 22:07 | IP Logged
Ciao a tutti,
sto seguendo con trepidazione e interesse la mia coca che
sta tirando su i suoi due pulletti di 13 e 15 gg.
L'ho osservata a lungo ogni giorno e ho notato che da da
mangiare in continuazione ai piccoli, anche se hanno il
gozzo semipieno, e gli da di tutto, dai semini al pastoncino,
dalla mela al basilico...insomma quello che mangia lei dopo
poco lo va a riversare nel beccuccio dei piccoli.
Mi chiedevo allora come mai, quando si danno indicazioni
sull'allevamento a mano, si fissano regole ferree , come
l'orario dei pasti, il gozzo che deve essersi svuotato prima
della poppata successiva, il dare solo il nutribird e non per
esempio pastoncino e cose simili.
Mamma cocorita fa diversamente.
In base a quali considerazioni sono pubblicate ovunque le
ferree regole dell'allevamento allo stecco?
Iscritto dal: 04 maggio 2010 Salerno Post: 25807 Sesso: Femmina
Postati: 30 agosto 2011 at 22:51 | IP Logged
è ovvio che la mamma coco dà un cibo molto più completo e ricco rispetto a qualunque cosa si possa mai dare, un pò come per i bambini allattati al seno e quelli che nn lo sono: la mamma rigurgita il cibo ai piccoli e già in questo il cibo viene in parte digerito, e reso così più semplice nell'assimilazione, da parte dei piccol. e questo solo per fare qualche esempio
Iscritto dal: 11 maggio 2008 Roma Post: 2434 Sesso: Femmina
Postati: 31 agosto 2011 at 16:44 | IP Logged
come ti hanno già detto per mamma coco è tutto diverso e anche tutto
naturale, mentre invece quando si alleva allo stecco dobbiamo per forza
seguire delle ferree regole altrimenti non sapremmo regolarci e basta
davvero poco per perdere il piccolo! la formula per l'imbecco è fatta
appositamente per nutrire i pulli al meglio ma non sarà mai come il cibo
che gli da la mamma, di conseguenza il loro metabolismo lo assimilerà
in modo diverso, per questo non possiamo dare la pappa quante volte
vogliamo, ne superare una certa quantità, e seguire degli orari che
daranno equilibrio al piccolo! non potremmo dare semplicemente quello
che diamo hai genitori come il pastoncino o i semini, perchè loro prima
di darlo hai piccoli lo "trasformano"! stesso discorso per lo
svuotamento del gozzo, che non deve svuotarsi prima di ogni imbeccata ma almeno una volta al giorno, in questo caso la notte perchè per noi è più comodo, ma se ci pensi anche la mamma di notte non esce a mangiare e quindi c'è un momento in cui avranno il gozzo vuoto! altro discorso la
temperatura, il cibo che le coco danno ai loro piccoli è scaldato dalla
loro temperatura corporea, mentre quello che prepariamo noi dobbiamo
scaldarlo in altri modi e dobbiamo fare attenzione che non sia ne una
temperatura troppo alta ne troppo bassa.. e un errore causa la morte!
insomma più che regole io direi che ci sono dei parametri che bisogna
seguire molto attentamente perchè noi non siamo preparati naturalmente
come le coco quindi dobbiamo ovviare come possiamo ma la vita dei pulli è
davvero delicata quindi non possiamo fare a casccio.. nemmeno
l'allevamento a mano potrebbe salvarli nei casi di bisogno se non
venisse fatto con scrupolo! e resterò sempre dell'idea che non va fatto
se non c'è reale bisogno^^
__________________ CocoriteLove<3..nella speranza che si possa sempre dare e fare il meglio!
Iscritto dal: 22 luglio 2011 Viterbo Post: 34 Sesso: Maschio
Postati: 02 settembre 2011 at 10:21 | IP Logged
Noi fissiamo regole ferree perchè finalizziamo le nostre attività, ci prefissiamo l'obiettivo che i pulli debbano vivere, e creiamo pertanto degli schemi che offrano le migliori probabilità di successo. In natura invece gli obiettivi non esistono e c'è tantissima casualità ed approssimazione nel modo con cui mamma coca tira su i piccoli. Infatti capita spesso che tanti pulli anche sani muoiano o che addirittura sia la coca stessa ad ammazzarli, alla faccia della "perfezione" della natura. D'altra parte la coca certi errori tipicamente umani non li potrebbe fare nemmeno volendo, tipo dargli la pappa a 50 gradi. La natura è tutt'altro che perfetta, procede alla cieca, con errori macroscopici e sprechi assurdi, senza alcuno scopo nè finalità.
Iscritto dal: 22 giugno 2011 Lodi Post: 235 Sesso: Maschio
Postati: 09 settembre 2011 at 14:32 | IP Logged
Mi permetto di non essere d'accordo con l'amico Sughero.
La natura non fa errori e sprechi, forse potrebbero
sembrare tali a noi che non riusciamo a capirli, ma tali non
sono in realtà.
Tanto meno c'è approssimazione nell'allevamento dei
piccoli da parte dei genitori, loro fanno esattamente ciò che
è giusto fare, secondo le leggi della natura.
Se qualche volta poi un piccolo muore o addirittura viene
ucciso dalla mamma, il motivo piu' che valido (per la
natura), c'è sempre.
Ovvio che noi possiamo intervenire quando non siamo
convinti dagli eventi, salvare un piccolo può essere una
bella esperienza.
Iscritto dal: 20 aprile 2010 Novara Post: 14042 Sesso: Femmina
Postati: 09 settembre 2011 at 14:46 | IP Logged
la morte di pulli é sempre legata ad un particolare evento della loro natura, per noi non comprensibile ma per gli animali "normale". Molte volte i pulli vengono uccisi perché non sani, perché troppo deboli per affrontare e continuare una vita nella pericolosa natura fatta di predatori.
Stando a contatto con noi, possiamo evitare certi comportamenti presenti in libertà, ad esempio evitare cove continue e se nascono pulli che la madre tenta di uccidere, noi possiamo tentare di salvarli. Ma il fatto che molte volte malgrado il ns. impegno i pulli muoiono ugualmente subito o dopo poco. Ciò dimostra che la madre non uccide "a caso", ma consapevole della non soppravivenza del piccolo. Così facendo evita sprechi d'energia ad alimentare pulli senza futuro.
__________________ più si conosce la gente e più si amano gli animali
Iscritto dal: 22 luglio 2011 Viterbo Post: 34 Sesso: Maschio
Postati: 09 settembre 2011 at 19:35 | IP Logged
Quota: Kittpeak
Mi permetto di non essere d'accordo con l'amico Sughero.
La natura non fa errori e sprechi, forse potrebbero
sembrare tali a noi che non riusciamo a capirli, ma tali non
sono in realtà.
Tanto meno c'è approssimazione nell'allevamento dei
piccoli da parte dei genitori, loro fanno esattamente ciò che
è giusto fare, secondo le leggi della natura.
Se qualche volta poi un piccolo muore o addirittura viene
ucciso dalla mamma, il motivo piu' che valido (per la
natura), c'è sempre.
Ovvio che noi possiamo intervenire quando non siamo
convinti dagli eventi, salvare un piccolo può essere una
bella esperienza.
Scusa eh, ma un pullo che nasce malformato non è una macroscopica dimostrazione dell'imperfezione della natura? Noi possiamo chiamarli "errori della natura", Darwin li definiva "variazioni del fenotipo": dato che i caratteri possono variare del tutto casualmente le malformazioni sono caratteri non compatibili con la sopravvivenza e quindi l'animale muore prima di trasmetterli. Una variazione "positiva", invece, in grado di rendere l'animale più forte degli altri, viene trasmessa ai discendenti e vince. Questa è l'apparente "perfezione" della natura. Bella roba davvero. La stessa casualità delle infinite combinazioni di geni la ritroviamo anche nel comportamento istintivo della coca, che può avere infinite sfumature. E qui stesso discorso, le coche geneticamente incapaci faranno morire i pulli e i loro geni non si trasmetteranno alla discendenza. Riecco sbucare la "perfezione". La Natura, purtroppo, è un disgustoso carnaio senza senso. Andando sul pratico, se ti prende una malattia (che Dio ti regali tutta la salute possibile) tu che fai? Lasci fare alla Natura visto che la ritieni perfetta oppure vai dal dottore e ti imbottisci di artificialissime medicine?
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