Iscritto dal: 18 luglio 2013 Roma Post: 377 Sesso: Maschio
Postati: 13 gennaio 2014 at 14:30 | IP Logged
scusate, una domanda:
mi sembra di capire che effettivamente con un po' di familiarità nelle prime settimane è abbastanza facile farsi amici questi animali. C'è un video su
youtube che ho guardato per capire cosa aspettare nel caso le uova si schiudano. Si vede chiaramente che i due pulli sono allevati dalla madre, ma hanno totale confidenza nell'allevatore, pur vivendo in voliera.
Forse allevando a mano si ottengono "capacità" singolari, come per esempio imitazione del linguaggio umano? Forse il fatto che l'imprinting li renda convinti di far parte della nostra specie? Ho visto che qualcuno ha
ottenuto lo stesso risultato con gatti e altri animali da compagnia. C'è un esempio di merlo che dà da mangiare al cane e al gatto di casa. Come è possibile allora questo?
D'altra parte capisco che l'effetto "fenomeno da baraccone" faccia un po' storcere il naso. Ma è anche vero che finchè non c'è sofferenza dimostrata (e i modi per allevare male un animale sono infiniti...) è realmente un
problema?
Le mie sono domande. Ripeto: non ho ancora un'opinone formata sull'argomento (nè cercherò di allevare a mano i piccoli - promesso - se non necessario, e forse nemmeno in quel caso).
Iscritto dal: 13 dicembre 2011 Arezzo Post: 1967 Sesso: Femmina
Postati: 13 gennaio 2014 at 14:40 | IP Logged
Eh..come si fa a capire se c'è sofferenza allora? Quelle che tu definisci "capacità singolari" io le definisco "adattamento". Una cocorita che impara il linguaggio umano è quasi sempre in gabbia da sola e vede solo umani. Inizia a parlare per interagire meglio con l'uomo! Per farsi capire. Certo è che non farà mai frasi di senso compiuto, ma cmq ripeterà le nostre parole. Poi, ti sembra giusto far credere ad un pappagallo che sia un essere umano? A me, onestamente no. Un pappagallo può interagire con l'uomo perché gli ha donato completa fiducia, ma deve rimanere un pappagallo! Sempre secondo me, si può ottenere lo stesso risultato anche se non si allevano a mano ma si prendono e si maneggiano mano a mano fin da piccoli. Pensa che la mamma della mia coppia, vedendo i piccoli non spaventati da me, adesso si lascia toccare. Ed io non ci perdo tempo! Figuriamoci se uno ci lavora continuamente. Poi ribadisco sempre che una cocorita ha sempre il suo carattere. Allevato a mano o meno, se timido o aggressivo, il coco non ti filerà più.
__________________ Riferendosi all'allevato a mano
"Questa forma di allevamento dei pappagalli, induce i proprietari a consolidare nella loro mente, un quadro completamente sbagliato dei pappagalli stessi."
Lantermann
Iscritto dal: 28 novembre 2013 Teramo Post: 77 Sesso: Maschio
Postati: 13 gennaio 2014 at 15:31 | IP Logged
Ecco, due secondi due di OT, le pettorine le odio, e a chi mi dice "Allora al tuo cane non metti il guinzaglio?" Sì, ma non per non farlo scappare via, solo quando lo porto in strada, per evitare che possa farsi male o farne agli altri, punto. Fine OT.
Quota: Sere888
Sempre secondo me, si pu� ottenere lo stesso risultato anche se non si allevano a mano ma si prendono e si maneggiano mano a mano fin da piccoli.
E' quello che faccio io, e la soddisfazione è immensa, senza costringerli con la "forza" o con la promessa di un premio.
Quota: Sere888
Poi ribadisco sempre che una cocorita ha sempre il suo carattere. Allevato a mano o meno, se timido o aggressivo, il coco non ti filer� pi�.
Le mie calo me lo ricordano ogni giorno
__________________ Alla zampa di ogni uccello che vola è legato il filo dell'infinito.
(Victor Hugo)
Iscritto dal: 06 giugno 2013 Genova Post: 36 Sesso: Femmina
Postati: 13 gennaio 2014 at 15:54 | IP Logged
Aggiungo il mio parere personale (senza voler giudicare nessuno):
Non esiterei un attimo a tentare un allevamento a mano se questa
fosse l'unica possibilità di vita per un pullo, ma non potrei mai togliere
un piccolo ai suoi genitori se non ci sono problemi. E proprio non riesco
a capire le ragioni di chi compra dei piccoli di pochi giorni, li alleva a
mano e li rivende... E neanche di chi fa fare uova e covare gli animali
per poi togliere i piccoli a pochi giorni, covata dopo covata, senza
sapere quanti dei piccoli che vende arriverà ai due mesi di vita. quante
volte si vedono domande su come allevare a mano un piccolo dopo che
lo hanno preso, hanno provato e si rendono conto che qualcosa non va
(spesso troppo tardi)? Ecco, se ne parlo mi viene da giudicare, e non
vorrei... Sicuramente c'è anche chi lo fa con amore e dedizione, ma
perchè?
A settembre ho comprato due giovani femmine di calopsite
(rigorosamente selvatiche) per i miei due maschi. Una era malata e
nonostante tutti i tentativi di cura è morta, l'altra si è ammalata,
ricoverata in clinica anche lei, è sopravvisuta, ma ha subito sei giorni di
alimentazione forzata e cura direttamente con sondino nel gozzo, il che
non ha certo contribuito al suo addomesticamento, anzi!! Una volta
tornati a casa non ho potuto rimetterla in voliera per via delle
temperature. Tenuta in casa, nel giro di 2 settimane ho cominciato a
farla uscire dalla gabbia, e ad oggi mi vola sulla mano al solo richiamo,
gira la testolina e socchiude gli occhi aspettando che le faccia i grattini
sulla testa e sotto al becco, mettendo letteralmente la sua testa nelle
mie mani... Se un animale "selvatico" ci può dare questo, perchè si
allevano uccelli convinti di essere uomini?
Iscritto dal: 04 maggio 2010 Salerno Post: 25807 Sesso: Femmina
Postati: 13 gennaio 2014 at 18:21 | IP Logged
ho letto alcune cose, e do qualche risposta mia: no, il fatto che una coco sappia parlare non dipende dal se è o meno allevato a mano. tendenzialmente sono coco da sole che arrivano a parlare, e questo dovrebbe dimostrare che nel tentativo di interagire con qualcuno, la coco arriva anche a parlare. per capire davvero se una coco soffre, ci vogliono anni e anni di vita con loro. una coco non soffre semplicemente se è allevata a mano, o se non lo è. dipende unicamente da come viene trattata. la questione è sempre la stessa secondo me: perchè allevare a mano? a me sembra ovvio che se è per salvare un pullo, le si tenti tutte, quindi anche la pratica dell'allevamento a mano. ma di solito con "allevare a mano" si intende una pratica che niente ha a che fare con il salvataggio di un piccolo, e che ha lo scopo, secondo chi la pratica, di rendere il soggetto più amichevole nel contatto con l'uomo. e questo, a mio modestissimo parere, sarebbe giustificato solo nel caso in cui fosse dimostrato che il contatto con l'essere umano non sarebbe possibile usando altre forme di addomesticamento, cosa che non risponde alla verità.
__________________ l'arroganza è solo sinonimo di stupidità
la conoscenza non ha alcun valore se non è condivisa
"i puppi cantano le canzoni...:D"
Iscritto dal: 20 aprile 2010 Novara Post: 14042 Sesso: Femmina
Postati: 13 gennaio 2014 at 19:11 | IP Logged
Quota: pagheca
scusate, una domanda:
mi sembra di capire che effettivamente con un po' di familiarità nelle prime settimane è abbastanza facile farsi amici questi animali.
Forse allevando a mano si ottengono "capacità" singolari, come per esempio imitazione del linguaggio umano? Forse il fatto che l'imprinting li renda convinti di far parte della nostra specie? Ho visto che qualcuno ha
ottenuto lo stesso risultato con gatti e altri animali da compagnia. C'è un esempio di merlo che dà da mangiare al cane e al gatto di casa. Come è possibile allora questo?
certo che avere molto contatto e presenza nella loro crescita senz'altro aiuta, ma non da la sicurezza di un coco "umanizzato". Come pure il fatto che abbiano doti particolari o facciano cose "innaturali per un coco" non é dato perché allevato a mano. Ciò lo posso affermare giudicando i miei coco. Alcuni nati in casa, altri salvati da adulti da un negozio e uno trovato per strada, eppure attualmente nessuno é "selvatico", tutti si fidano di me. Nessuno ha paura della gatta, anzi si fanno i pisolini nel calduccio del pelo. (gatta trovata adulta) Forse ci poniamo troppe domande e troppi pensieri su come avere un coco non selvatico e si cerca la via ritenuta più semplice cioé quella dell'allevare a mano. Segreti o doti particolari per ottenere molti risultati non ce ne solo. Sembra assurdo, ma l'unico mio sistema é: presenza (tanta), nessuna aspettativa, nessuna forzatura, nessun limite di tempo nel vedere miglioramenti e adeguarmi a ciò che piace fare al coco e non il contrario. Dal momento che spotaneamente il coco accetta l'unamo o fà qualcosa che noi risulta molto particolare, non lo dimentica più perché fatto di libera scelta. L'allevato a mano da piccolo non ha la scelta spontanea, perciò una volta cresciuto e imparando a fuggire volando potrebbe facilmente cambiare il suo atteggiamento
__________________ più si conosce la gente e più si amano gli animali
Iscritto dal: 19 febbraio 2013 Italy Post: 267 Sesso: Maschio
Postati: 13 gennaio 2014 at 19:50 | IP Logged
io sono perfettamente d'accordo con gilda, bisogna porre i
nostri animali di fronte a una scelta. un piccolo pullo che
ora ha un mese, è da quando ha 15 giorni (cioè aveva
appena i calami che gli sbucavano dalla pelle) che mi becca
la mano quando lo prendo. non vuole che lo prendo e non
gradisce la mia compagnia. non per questo lo strappo dai
genitori e lo nutro io per obbligarlo ad 'amarmi', anche se
mi piacerebbe tanto avere un coco che mi da completa
fiducia ed ognuno che mi nasce ci provo anche se per ora
non ho ottenuto i risultati sperati. ma a me sta anche bene
così, li allevo perché mi piacciono e traggo felicità dal
vederli felici appunto, non dall'averli che mi scodinzolano
attorno perchè non conoscono altro all'infuori dell'uomo
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