Postati: 25 luglio 2005 at 14:29 | IP Logged
|
|
|
Cari ragazzi,
la Selezione, almeno ai nostri livelli (credo), non presuppone necessariamente accoppiamenti in consanguineità, ovviamente troppo delicati da condurre, per l’alto rischio di generazioni deboli e malaticcie.
Personalmente, se per mutazione genetica dovesse mai nascermi un ondulato, ad es., rosso, penso che lo venderei ad allevatori inglesi (i più quotati nel settore), lasciando a loro le architetture genetiche per il fissamento della nuova caratteristica… .
E non mi risulta che gli ondulati siano sensibili a coloranti vari (ovviamente comunque un po’ dannosi), come lo sono invece i canarini.
La Selezione cui invece mi riferisco è invece quella molto più ordinaria, volta solo ad ottenere soggetti morfologicamente o cromaticamente migliori.
E DI FATTO LA PRATICHIAMO TUTTI, anche senza rendercene conto: vuoi cercando di riprodurre soggetti con colori particolari (come riki1980 e Annarella72), vuoi “scartando” i soggetti soprannumerari (magari perché “doppioni” meno belli, etc.; e questo forse è il caso anche di Mimma). E Selezione facciamo già alla scelta dei riproduttori originari, pur lasciando che si formino spontaneamente le coppie, magari in voliera; oppure all’acquisto di un nuovo soggetto (oltre all’attrazione “per simpatia”, inevitabilmente attueremo un criterio estetico di ricerca dell’armonia…).
E comunque non credo di essere un residuato nazista, in cerca della razza eletta!!! Anche io (e rispondo a giuseppegiaspa1) allevo per il piacere di allevare… (torno a ripetere: sono giunto ad allevare in passato sino a 300 ondulati; secondo voi perché erano tutti belli e perfetti??? Avete idea da quante centinaia di adorabili “sgorbietti” non sono stato capace di allontanarmi?).
Ma che male c’è se, oltre che ai miei occhi, i miei pappagallini dovessero apparire belli anche agli occhi di altri, …fosse anche un giudice di gara?
Così, scegliendo un riproduttore, magari sto attento che abbia i punti neri della “collana” sotto la maschera ben disegnati, piuttosto che in disordine; o che abbia una bella fronte bombata, piuttosto che schiacciata e sfuggente; o che sia di una bella taglia e a forma di “rapa” (o al limite “a carota”, come per il vecchio standard), piuttosto che smilzo e con le ali incrociate sulla schiena… . E’ poi un peccato così grave???
Ricordate che IL PRIMO VERO PECCATO LO COMMETTIAMO TUTTI NOI, NEL MOMENTO IN CUI ALLEVIAMO IN CATTIVITÀ DEGLI ANIMALETTI DESTINATI ALL’ARIA LIBERA! Eppure, ce lo perdoniamo tutti molto facilmente… .
E non è questa polemica, ma solo uno spunto di riflessione.
Le volte che ho vinto qualche premio, l’ho fatto con soggetti BELLI: soprattutto ai miei occhi! E senza essere ossessionato dall’inseguimento dello standard perfetto.
Una volta un mio pappagallino, pur considerato meno idoneo dal giudice, vinse ugualmente il “premio simpatia”, votato dai visitatori della mostra; mentre si complimentavano, a me appariva un evento del tutto scontato: si trattava infatti di uno splendido pezzato azzurro cielo… .
Spero di avere chiarito la mia posizione sulla Selezione.
Anch’io sono stato iscritto ad associazioni affiliate alla F.O.I. (Federazione Ornitologica Italiana, con cui si ottengono gli anellini per l’identificazione dei soggetti da portare eventualmente alle mostre sportive). Ma non mi sono più iscritto (interrompendo tra l’altro la mia “carriera” di allievo giudice); e non solo per motivi logistici vari, ma anche per una certa delusione dei comportamenti “di casta” di queste associazioni di umani, troppo spesso dimentichi degli ideali associazionistici originali e più propensi a scaramucce, politiche opportunistiche, invidie, gelosie… .
Così adesso chiedevo a voi, allevatori “per amore” come me, di condividere esperienze di allevamento nella ricerca di ottenere certi soggetti piuttosto che altri (…la Selezione, appunto!). Al di là della falsa ipocrisia di identificarsi troppo con la casualità della Natura.
Un abbraccio per tutti
__________________ PALERMO CAPITALE!!! è____é
|