Postati: 21 agosto 2005 at 21:16 | IP Logged
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come vi avevo detto, oggi vi parlo dell'allevamento allo stecco dei nidiacei...
questo metodo prevede che sia l'allevatore ad imbeccare i piccoli fino allo svezzamento. per prima cosa bisogna alloggiare i pullus (piccoli) in nidi artificiali, camere calde ecc., più in là vi dirò come ho costruito una camera calda...
La decisione di allevare artificialmente i volatili viene dettata da varie scelte dell'allevatore, come ad esempio quella di avere una coppia particolarmente bella o rara, personalmente adotto questo sistema si svezzamento solo se forzato da eventi non dovuti da me, ad esempio l'abbandono della nidiata da parte di tutti e due i genitori, piccoli malati o troppo deboli. quando un allevatore, come già detto, ha una coppia di riproduttori di un certo valore, decide di allevare una nidiata artificialmente per spingere la coppia ad effettuare una nuova deposizione. Infatti lo sforzo maggiore dei riproduttori non è la creazione di un nido o la cova, ma l'allevamento dei piccoli. Però è consigliabile lasciare almeno un pulcino da far svezzare ai genitori per non fargli perdere l'istinto allevatorio. Nelle prime due settimane circa di vita dei piccoli, bisogna imbeccarli per 6-8 volte al giorno e spesso anche la notte. Particolare attenzione va rivolta alla temperatura della pappa artificiale che non deve essere superiore ai 45 gradi e inferiore ai 35°, così eviteremo problemi di scottature del gozzo e problemi digestivi, quindi attrezzatevi anche di un termometro digitale (tenete presente che se un pulcino ha un blocco intestinale...ci lascia le penne!!! [non volevo fare una battuta giuro]). La pappa dovrà inizialmente avere la consistenza di uno yogurt, priva di grumi. Il tutto dobbiamo sommistralo con una siringa (senza ago ovviamente) o con un cucchiaino appositamente modificato rialzando i bordi. Superati i primi 15 giorni, la pappa deve iniziare ad essere sempre più consistente, quindi diminuiremo la percentuale di acqua e le imbeccate, fino ad arrivare ai 40 giorni circa dove inizieremo a dare solo 1-2 poppate al giorno, anche se il piccolo vi chiamerà per avere la sua razione di pappa, bisogna essere un pò duri e non farsi impietosire, altrimenti sarà viziato e non imparerà MAI a mangiare da solo. Quando saremo arrivati a diminuire le poppate, metteremo inizialmenta a disposizione del pappagallino un pò di pastoncino e frutta fresca frullata tutti i giorni.
Attenzione però a non prendere l'animale come un gioco, bisogna rispettarlo e amarlo. Un' altra cosa da NON dimenticare, per chi si vorrebbe dedicare a questo tipo di allevamento è quello di dedicare maggiore tempo al piccolo, che chiederà in continuazione di uscire dalla gabbietta per giocare, il tempo da passare con lui deve essere distribuito per tutta la giornata.
ATTENZIONE:- non provate a fare una pappa fai da te in casa se non conoscete le giuste quantità di vitamine, proteine, grassi, zuccheri ecc. ecc. e poi in commercio vi sono prodotti che vi facilitano sicuramente l'onere e a buon prezzo...
Sconsiglio questo tipo di allevamento a tutti coloro che hanno poco tempo da dedicare all'animale, ne soffrirebbe fino a lasciarsi morire... ekko ti ho anticipato il lavoro adesso nn ti resta altro ke darti da fare e mi rakkomando siii prudente ciao!
__________________ e si ven stasera chiur a chiav o' cor rincell ch è frnut e nun c tien cchiu' firmt miezz e scl e dopp nu minut senza fa' l'occhi nfus tu te n'ià fa sagli'
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