Iscritto dal: 29 settembre 2005 Italy Post: 893 Sesso: Femmina
Postati: 27 ottobre 2005 at 15:22 | IP Logged
si eccola qua:
Tavola dei vegetali non tossici e tossici per i pappagalli
VEGETALI NON TOSSICI
VEGETALI TOSSICI
Categoria
Nome latino
Nome italiano
Nome latino
Nome Italiano
ALBERI
Acacia
Aralia
Betula
Corylus Avellana
Diospyros kaki
Eucalyptus
Fagus
Fraxinus
Larix
Magnolia
Malus
Nothofagus
Picea abies
Populus
Quercus
Salix
Schefflera actinophylla
Ulmus
Acacia
Aralia
Betulla
Nocciolo
Caco
Eucalipto
Faggio
Frassino
Larice
Magnolia
Melo
Nothofagus (faggio)
Abete rosso
Pioppo
Quercia
Salice
Schefflera
Olmo
Acer rubrum
Acokanthera
Aesculus hippocastanum
Ficus
Ficus pumila, benjamina, elastica
Ilex aquifolium
Juniperus
Nerium oleander
Persea americana
Philadelphus
Phytolacca americana
Robinia pseudoacacia*
Taxus
Acero rubrum
Albero frecce velenose
Ippocastano
Fico
Fico (appartamento) rampicante,beniamina,elstica
Agrifoglio
Ginepro
Oleandro selvatico
Avocado
Filadelfo
Fitolacca
Robinia*
Tasso (albero della morte)
Attenzione: *Robinia pseudoacacia,
Ci sono opinioni contraddittorie a proposito:alcuni esperti umani di botanica la considerano tossica (? non ho dati a riferimento di quale sostanza essa sia), altri la difendono, sostenendo che non causa
nessun problema in quanto utilizzata da molti allevatori e consigliata da alcuni veterinari aviari.
ARBUSTI
Abelia
Ananas comosus
Arbutus
Beaucarnea recurvata
Begonia
Berberis
Bougainvillea
Camellia
Cornus
Dahlia
Elaeagnus angustifolia
Gardenia jasminoides
Heteromeles arbutifolia
Hibiscus rosa
Impatiens
Nandina domestica
Pteris cretica
Pyracantha
Rhaphiolepis
Rosa
Syringa vulgaris
Abelia
Ananas
Corbezzolo
Mangiafumo
Begonia
Berberis
Bugainvillea
Camelia
Sanguinella
Dalia
Olivo di boemia
Gardenia
Heeromeles arbutifolia
Ibisco rosa
Impatiens
Nandina o bambu sacro
Pteride cretica
Agazzino
Rhaphiolepis
Rosa
Lillà
Buxus
Carissa macrocarpa
Codiaeum
Euonymus
Hydrangea hortensis
Kalmia latifoglia
Ligustrum vulgare
Melia azedarach
Philodendron
Rhododendron
Rhododendron canadensis
Sambucus
Symphoricarpos albus
Toxicodendron diversilobrum
Bosso
Carissa macrocarpa
Croton
Berretta da prete
Ortensia
Alloro di montagna
Ligustro
Albero da rosari
Filodendro
Rododendro
Rododendro canadese
Sambuco
Symphoricarpos albus
Edera
ERBACEE
Astragalus Atropa belladonna Cannabis sativa Cicuta Daphne mezereum Datura Euphorbia pulcherrima Menispermum canadense Oxalis acetosella Poinciana and related Ricinus communis Rumex Salvia officinalis Senecio jacobea Solanum carolineuse
Iscritto dal: 13 agosto 2005 Italy Post: 2629 Sesso: Maschio
Postati: 27 ottobre 2005 at 23:46 | IP Logged
Io, che abito in campagna, ho preso un ramo di melo e l'ho distribuito nelle varie gabbie e voliere, magari fissandolo con del filo di ferro..... ebbè c'è rimasto ben poco! se lo sono sgranocchiato tutto.
Iscritto dal: 29 agosto 2005 Post: 686 Sesso: Maschio
Postati: 28 ottobre 2005 at 09:59 | IP Logged
io utilizzo questo
Olivo di Boemia
Elaeagnus angustifolia
E' un piccolo albero somigliante all'Olivo, con foglie grigiastre che ricordano quelle dei Salici. La loro pagina inferiore è coperta da squame argentee. I frutti, carnosi ed ellissoidali, sono commestibili. E' una pianta originaria dell'Asia.
Iscritto dal: 30 agosto 2005 Italy Post: 1262 Sesso: Non specificato
Postati: 28 ottobre 2005 at 14:52 | IP Logged
IO UTILIZZO QUESTO
Generalità
Pianta originaria dell'Asia Minore. In Italia è diffuso in tutte le regioni, dalla pianura fino 1300 m di altitudine L'Italia e' uno tra i principali produttori mondiali. Le regioni dove assume maggiore importanza sono la Sicilia, la Campania, il Lazio, il Piemonte e la Liguria. Appartiene alla Famiglia delle Betulaceae, genere Corylus, comprendente numerose specie tra cui Corylusavellana L., C. maxima Mill., C. chinensis Franch., C. sieboldiana Bl., C. colurna L. Il nocciolo comune coltivato in Italia presenta un gran numero di varieta',
Frutti di Nocciolo
alcune delle quali sono degli ibridi tra Corylusavellana L. e C. maxima Mill. Portamento a cespuglio, pollonifero, alto in genere 2-4 m (max 7 metri). Il fusto è sottile e slanciato. I giovani rami recano peli corti, in parte ghiandolari. La corteccia è di colore marrone grigio, precocemente glabra, con solcature longitudinali e sparse lenticelle chiare. Le radici sono superficiali; le foglie alterne rotondo-ovali con picciolo lungo. La pagina superiore è verde poco pelosa; la pagina inferiore è più chiara; le nervature sono evidenti. Pianta monoica con fiori riuniti in infiorescenze unisessuali che si sviluppano molto prima delle foglie. Gli amenti maschili sono riuniti in gruppi di 2-4 all’estremità oppure all’ascella delle foglie dei rami dell’anno precedente, i fiori maschili sprovvisti dell’involucro, hanno quattro stami. Il frutto è un diclesio (nocciola e involucro), il cui pericarpio legnoso contiene un seme dolce e oleoso (nocciola).
Foglie di Nocciolo
Varietà
Varietà fra le più diffuse ricordiamo: - "Tonda di Giffoni": diffusa in Campania; ha frutto medio con buona resa in sgusciato e di ottima qualità. Impollinatori: Mortarella, Camponica, Riccia di Talanico; - "Tonda Romana": diffusa nella zona di Viterbo; frutto medio-grosso, di buona resa in sgusciato, di ottime caratteristiche organolettiche. Impollinatori: Nocchione; - "Tonda Gentile delle Langhe": tipica del Piemonte, molto pregiata per le eccellenti caratteristiche organolettiche ma poco adattabile a condizioni diverse dalla zona di diffusione. Impollinatori: Camponica.
Tecniche colturali
La necessità di ridurre i costi di coltivazione ha fatto introdurre tecniche colturali idonee a favorire la totale meccanizzazione, contribuendo a contenere le maggiori fisiopatie, integrando le pratiche di difesa nel rispetto dell’ambiente. Al posto del tradizionale cespuglio, nei nuovi impianti si preferiscono la forma a monocaule nelle diverse varianti: vaso libero, monocono, ipsilon e a siepe. La tendenza attuale è per un aumento della densità di piantagione; tenendo comunque conto della necessità di favorire la meccanizzazione ed evitare la competizione nei riguardi della luminosità, è consigliabile non scendere sotto i 5 m fra le file. La preparazione del terreno prevede un livellamento, la ripuntatura e un’aratura leggera con la quale interrare sostanza organica e dosi elevate di fosforo e potassio. Nella fase di piena produzione l’apporto di azoto deve essere di 100-150 Kg/ha in coltura asciutta e 200-250 Kg/ha nei noccioleti irrigati, con un rapporto NPK circa di 2-1-2, ripartendo la distribuzione degli azotati da febbraio a luglio. La potatura di produzione va eseguita annualmente in modo da eliminare il 10-15% della vegetazione e lasciando una buona dotazione di rami con lunghezza fra 20 e 25 cm. Il controllo dei polloni si effettua con apposite macchine o con prodotti chimici. Il ricorso all’irrigazione, specie nelle aree poco piovose o con precipitazioni mal distribuite, è indispensabile per ottenere produzioni soddisfacenti.
Produzioni
La raccolta, se eseguita a mano, incide per circa un terzo sul costo colturale totale; se meccanizzata si abbassa al 19%. Le macchine per la raccolta sono le raccoglitrici pneumatiche trainate e quelle semoventi (piu' rapide ma anche più costose; non sempre adattabili alle irregolarità dei terreni). La raccolta meccanica può essere agevolata da trattamenti chimici, per favorire la maturazione contemporanea e la caduta delle nocciole. La produzione di nocciole e' molto variabile oscillando da 1-2 q.li/ha di prodotto secco con guscio, in condizioni vegetative scadenti, a 5-15 q.li/ha in coltura specializzata e fino a 16-18 q.li/ha e oltre. La raccolta viene effettuata in agosto-settembre. Ricordiamo inoltre che il nocciolo e' una delle piante predilette dal tartufo bianco (Tuber Magnatum) e dal tartufo nero di Norcia (Tuber melanosporum).
Avversità
Il nocciolo va soggetto a numerose avversità causate da batteri, virus,
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