Postati: 02 aprile 2010 at 22:22 | IP Logged
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per Muta Francese tu intendi la PBFD, giuso?!
Beh sappi che dovresti mettere in isolamento quel soggetto perchè contaminerà tutto ciò gli è attorno
PBFD
La sindrome PBFD è causata da un circovirus12. La malattia di solito colpisce gli uccelli giovani ed è caratterizzata dalla graduale sostituzione delle penne normali con altre progressivamente sempre più distrofiche (penne con strozzature, emorragie, penne che non emergono dal follicolo) che danno al Pappagallo un aspetto deplumato. Vengono persi per primi i piumini polverigeni, seguiti dalle penne di contorno e poi dalle remiganti, dalle rettrici e dalle penne del ciuffo. Becco e unghie possono presentare una crescita abnorme ed essere particolamente fragili. La PBFD, inoltre, determina depressione del sistema immunitario dei pappagalli, rendendoli particolarmente sensibili uno infezioni anche banali. La malattia, è molto comune nei Cacatua, ma può potenzialmente colpire qualsiasi specie. Nei piccoli di Cenerino è stata evidenziata una grave forma acuta, particolarmente violenta, e morte del soggetto. Non esistono cure per questa malattia. La diagnosi di PBFD si basa su segni clinici, la diagnosi (sospettabile abbastanza facilmente osservando le tipiche lesioni del piumaggio) viene confermata con test su campioni di sangue basati su sonde molecolari (PCR). Sia l'ibridazione in situ Che la PCR richiedono sonde DNA specifiche per la diagnosi dell'infezione virale. Tali sonde possono venire utilizzate in campioni bioptici di Penne sospette (per l'ibridazione in situ) o su un campione di sangue per dimostrare una sequenza di acido nucleico virale nei leucociti circolanti. Il test di emoagglutinazione e quello di inibizione dell'emoagglutinazione non forniscono sempre risultati affidabili ai fini diagnostici. Questi esami possono indicare una viremia (emoagglutinazione) o una produzione di anticorpi specifici per le proteine virali (dell'emoagglutinazione inibizione), ma non sono in grado di individuare in modo affidabile le infezioni virali subcliniche o sequestrare. Insomma Pappagalli positivi al test E che non mostrano segni della malattia possono sviluppare un immunità , non ammalarsi e negativizzarsi ai successivi test (è consigliabile effettuarli a 90 e 120 giorni).
Poliomavirus
La Malattia in questione nel 1981 viene descritta come "Malattia delle Cocorite allo svezzamento". Anche il Poliomavirus provoca una distrofia delle penne e nei casi cronici l'infezione può essere confusa con la PBFD. Le due malattie sono alla base della patologia conosciuta in passato con il nome di "muta francese". E'una malattia virale, particolarmente temuta dagli allevatori. La malattia colpisce sopratutto i giovani pappagalli allevati a mano prima del Termine del Periodo di svezzamento. E 'caratterizzata Dalla mancanza di Piumini a livello del dorso e dell'addome. Le penne di contorno crescono lentamente, sono prive di barbe e più corte del normale. I sintomi tipici sono rappresentati da mancato svuotamento del gozzo,battimento , diarrea, anoressia ed emorragie sotto cutanee. La morte sovragiunge nel giro di 2-3 giorni dalla comparsa dei primi sintomi. Il poliyomavirus può essere trasmesso attraverso le feci le segrezioni nasali e la forfora delle penne, materiali che possono contaminare cibo e acqua o essere inalati. La malattia può essere trasmessa anche dai genitori che spesso risultano portatori sani del virus. Per questa malattia non esiste una terapia efficace, mentre è stato prodotto un vaccino (attualmente purtroppo di difficile reperibilità ). La diagnosi si basa su segni clinici, può essere eseguita con il test della PCR su campioni di sangue o frammenti di organi quali Milza Fegato, Rene, Secrezioni Cloacali, Siero Decrezioni Intestinali,. I tamponi cloacali sembrano fornire i campioni più affidabili per l'identificazione dell'infezione negli psittacidi di maggiori dimensioni. I Soggetti asintomatici, risultati positivi al test, andrebbero Tenuti in isolamento ed esclusi Dalla riproduzione fino a Che non risultino Negativi uno successivi Dopo eseguiti test di 90-120 giorni.
fonte d'informazione: http://krukru.altervista.org/veterinaria-aviare.html
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