Iscritto dal: 26 novembre 2014 Italy Post: 21 Sesso: Non specificato
Postati: 02 giugno 2016 at 20:37 | IP Logged
In natura avvengono delle mutazioni di colore, ma in genere non
avvantaggiano i piccoli su cui compaiono. Nei pappagallini, mentre il
colore ancestrale garantisce una certa mimetizzazione sia con
l'ambiente circostante che nello stormo dei propri simili, altri colori,
che possono comparire raramente nelle nuove cove come recessivi,
rendono i giovani più visibili ai predatori, e probabilmente meno
interessanti come partner per gli altri ondulati. Quindi i soggetti con
colori rari hanno pochissime probabilità di riprodursi e trasmettere a
dei discendenti la nuova mutazione. Immagina un pappagallino bianco
in mezzo a decine di pappagallini verdi ancestrali. Sarebbe il primo ad
essere notato dai predatori e difficilmente potrebbe nascondersi tra il
fogliame.
Al contrario, in quasi duecento anni di allevamento in cattività , gli
allevatori hanno selezionato per la riproduzione proprio i nuovi colori,
favorendo l'accoppiamento dei soggetti recessivi e quindi portatori dei
colori rari e quindi la nascita e la moltiplicazione di tanti colori diversi
.
Iscritto dal: 26 maggio 2016 Napoli Post: 29 Sesso: Non specificato
Postati: 07 giugno 2016 at 14:44 | IP Logged
Grazie per il chiarimento,ma quindi avendo una coppia di verde
ancestrale c'è sempre la possibilità che esca qualche colore diverso?
perchè nelle tavole delle mutazioni non vedo questa possibilità ..
Iscritto dal: 26 novembre 2014 Italy Post: 21 Sesso: Non specificato
Postati: 08 giugno 2016 at 02:42 | IP Logged
Essendo il verde ancestrale il colore dominante per eccellenza, quello
che prevale su tutti gli altri, la probabilità maggiore con una coppia di
verdi è che nascano tutti pulli verdi ancestrali come i genitori. Però, a
meno che tu non sappia con certezza che tutti i nonni, bisnonni e
antenati della tua coppia erano verdi, c'è la possibilità che tra questi ci
fosse qualche esemplare di altri colori, soprattutto quelli abbastanza
diffusi (il blu, ad esempio, che è una mutazione recessiva rispetto alla
verde, ma dominante, se non sbaglio, sulle altre). In questo caso altre
mutazioni potrebbero ricomparire nella prole della coppia verde, ma
sottolineo che non è comunque sicuro e, se fosse il caso, si tratterebbe
più probabilmente di una piccola percentuale del numero dei pulli.
Il modo migliore per immaginare con un po' più di precisione le
mutazioni in una nidiata, è ovviamente conoscere le mutazioni delle
generazioni da cui discendono. Già conoscere il colore dei nonni
aiuterebbe.
Iscritto dal: 05 novembre 2015 Italy Post: 351 Sesso: Maschio
Postati: 11 giugno 2016 at 00:19 | IP Logged
Le cosiddette "mutazioni" non sono altro che istruzioni contenute nel
codice genetico del soggetto, ovvero non è il genoma che muta con
l'avanzare delle generazioni ma istruzioni che vengono trasmesse di
DNA in DNA quindi quando viene fuori un altro colore è una semplice
istruzione che era già lì ma che è stata trascritta diversamente per via
della combinazione dei DNA genitoriali. Nulla avviene per caso.
__________________ Il giusto ha cura dell’anima del suo animale domestico (Proverbi 12:10)
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