Iscritto dal: 17 giugno 2005 Palermo Post: 7219 Sesso: Maschio
Postati: 03 agosto 2005 at 15:27 | IP Logged
Personalmente, mi piace coccolare gli amici che invito, dilettandomi a volte in cucina, tempo permettendo... .
Così vi chiedo: qualcuno ha qualche ricetta, magari un po' particolare, da suggerire?
Io ve ne do una: il GELO DI MELLONE (letteralmente "gelatina di anguria"), che gli amici siciliani già sicuramente conoscono.
Dosi: per 1 litro di succo di mellone (anguria), gr. 400 di zucchero, gr. 100 di amido per dolci, cioccolato a pezzettini, zuccata (facoltativa), cannella (o essenza di gelsomino).
La parte più laboriosa (almeno per me), è la preparazione del succo: tagliare a tocchetti, disossare e passare col passapomodoro la polpa di anguria, avendo cura di raccogliere a parte tutto il succo che ne viene.
I più pignoli setacciano ulteriormente questo succo (anticamente con un panno di lino...), sì da ottenere un liquido ancor più puro e senza residui fibrosi (ma basta un colino, al momento di disciogliervi a freddo l'amido).
Sciogliere in una parte del succo l'amido (operazione che si fa a freddo, prima della cottura), avendo cura di schiacciare tutti i grumi che si vanno formando (io li colo, così tolgo anche l'eccesso di fibra; e comunque poi colo tutto il succo). Se vi piace un gelo meno compatto, si può scendere l'amido a gr. 90.
Incorporare quindi lo zucchero. 400 gr. è la dose della ricetta originaria; ma considerando che anticamente andavano "in gelo" le angurie meno dolci (le cosiddette "cucuzze"), questa dose può scendere fino a 330-350 grammi in caso di melloni più dolci (le femmine, sempre a dieta, consigliano anche meno: ma allora, che DOLCE è???).
Prima di mettere sul fuoco il composto, in pentola sufficiente e più alta che larga, conviene preparare il cioccolato a pezzettini (sconsiglio le "gocciole" preconfezionate, solitamente di surrogato) e a chi piace anche la zucca candita a quadratini (nella ricetta originaria ci va, ma non a tutti piace: ormai la evitano persino nella cassata...). Tenere pronti anche i vassoi e/o le coppette su cui distendere poi il gelo caldo, che una volta pronto va collocato in fretta.
Una volta sul fuoco, il succo va mescolato continuamente, con opportuna paletta di legno. Se avrete scelto di mettere della cannella a stecche (a gusto proprio) o dei fiori di gelsomino (30-50), vanno immessi da subito; la cannella in polvere o l'essenza di gelsomino (non più di 1 cucchiaino, per via del retrogusto amarognolo), invece si immettono verso metà/fine cottura.
Quando comincia a bollire (mescolare sempre, per non fare attaccare!), il liquido, che appariva rosato, torna a scurirsi e si addensa. Farlo bollire a fuoco non troppo vivace per una ventina di minuti (si smette quando la paletta, lasciata immersa, tende a restare in piedi per qualche secondo).
Prima di scendere dal fuoco, si butta dentro la zuccata a dadini, se l'avrete voluta.
Quindi si spiana sui vassoi o nelle coppette, cercando di distribuire la zuccata che tende a restare sul fondo.
Il cioccolato si sbriciola sulla superficie (c'è chi lo fa quando è più freddo, per evitare che sciolga e si ricompatti sopra). C'è chi vi aggiunge sopra eventualmente anche del pistacchio NON salato sbriciolato.
Lasciate raffreddare un po', prima di metterlo in frigo. Servitelo poi e ...avrete la gratitudine eterna dei vostri ospiti, che lo ricorderanno sempre e che ve lo chiederanno più volte!!!
Iscritto dal: 12 febbraio 2005 Italy Post: 375 Sesso: Maschio
Postati: 03 agosto 2005 at 18:42 | IP Logged
Io sono mi specializzato sul megapastonesupertrugoloso che è una sorta di merenda da offrire agli amici che vengono per i tornei di Mortal Kombat e Street Fighter 2.
Prendi un quantitativo di Yougurt (meglio se all'albicocca) corrispondente a 2 vasetti a testa. In ogni vasetto ci devi mettere 2 cucchiaini di zucchero. Poi prendi una ciotola bella grande e bella concava e ci metti i cereali, pezzi di cioccolata tritate fine, pezzetti di banana, uvetta, pezzi di fragole, se 6 d'estate mettici anche pezzi di pesca e albicocca, poi ci rovesci lo Yogurt e aggiungi Nutella in quantitativo pari ad un cucchiaio da minestra per persona. Poi devi rimestare il tutto in maniera tale però che i pezzi di frutta non si spaccano. Meglio se ci aggiungi anche pezzi di brioche in quantitativo pari ad una brioche a persona.
Iscritto dal: 12 febbraio 2005 Italy Post: 375 Sesso: Maschio
Postati: 04 agosto 2005 at 15:34 | IP Logged
Beh, sapete, la mi mamma si raccomanda sempre che io cresca forte e sano. Comunque altre mie specialità sono le focacce ed i panini.
Prendi una focaccia la tagli a metà e metti il tutto a scaldare sul tostapane (mi raccomando che non si abbrustolisca). Quando la levi bisogna che su un lato ci metti l'olio di oliva di quello bono e su quell'altro ci spalmi a scelta o lo stracchino o la salsa tartara o il patè di olive oppure la salsa ai funghi. Poi tagli delle fettine di pomodoro e delle fettine di mozzarella e ce le metti, con le fette di pomodoro sopra la metà focaccia dove c'hai messo lo stracchino e ci metti poi sopra le fettine di mozzarella. A scelta puoi decidere se aggiungere un certo quantitativo di salame di quello bono oppure di prosciutto cotto affumicato o aromatizzato alle erbe.
Per quanto riguarda il panino io consiglio al solito di ungere una metà con l'olio di oliva di quello bono poi sull'altra metà ci fai un "lettino" di insalata tagliata molto fine. Sulla metà dove c'è l'olio ci metti delle fettine di salmone leggermente abbrustolito e poi sopra ci spalma la maionese di quella fatta in casa e ci strizzi un po' di limone. Come optional puoi decidere se mischiare all'insalata i gamberetti di quelli piccolini pescati appena freschi.
Iscritto dal: 17 giugno 2005 Palermo Post: 7219 Sesso: Maschio
Postati: 04 agosto 2005 at 18:27 | IP Logged
Ok, ok, ...andiamo più sul PROTEICO:
insalata di pollo in salsa aurora.
Fare un pollo in brodo normalmente (messo in pentola da freddo, con carota, patata, pomodoro, sedano, cipolla e un paio di chiodi di garofano...). Qui interessa solo il pollo bollito: il brodo si utilizzerà per altre cose... .
Quando il pollo è fatto, mentre lo si scola e lo si lascia raffreddare, si preparano CIASCUNO SEPARATAMENTE: qualche patata lessa, carote lesse, pisellini cotti con poca acqua, cipolla e olio.
Attenti: il segreto sta appunto nel cuocere ogni singolo ingrediente separatamente! Sennò tutto acquista il medesimo sapore... .
In un capiente recipiente raccogliamo tutta la polpa del pollo tagliato a dadini (povere cocorite: staranno tremando, pensando a come ci cucchiamo i loro cugini gallinacei...), insieme a patate e a carote anch'esse a dadini, e ci incorporiamo i pisellini cotti. C'è chi usa "sfilacciare" il pollo: io no. In parte comunque 'sta ricetta ricalca l'insalata russa, insomma... . Ricordarsi di lasciare però da parte un po' di piselklini e/o carote per la guarnizione finale.
Ancora a dadini incorporiamo dei sottaceti. Se preferite, anche del radicchio o dell'insalata fresca tagliuzzata; in ogni caso, foglie di insalata devono coprire il fondo di vassoio e/o coppette su cui adageremo il compoeto finale. Tutti gli ingredienti vanno messi in quantità a gusto personale, a seconda che piaccia con più di questo o di quello; io, invero, abbondo su tutto... .
Quindi si prepara la salsa aurora. Non saprei dirvi le quantità di maionese e ketchup da mischiare (io vado a occhio): deve bastare per fare da collante a tutto il composto, oltre che a lasciarne un po' da spalmare sulla superficie poi. Bisogna però arricchire la salsa aurora con altro aceto (poco) e zucchero (un paio di cucchiaini); viene mirabile con l'aggiunta di qualche cucchiaino di liquore aromatico ma secco, tipo gin (la salsa worchester io non la uso, ma altri sì); meno bene, ma potrebbe andare in sostituzione, il rum. No whisky (quello va bene per la pasta con l'aragosta o con radicchio e salmone, in quanto troppo dolciastro in questo caso). Ripeto, non saprei dirvi le esatte quantità: io la gusto finchè non raggiunge un sapore che mi piace... .
Si stende il composto su vassoi o coppette sul cui fondo avevamo già steso le foglie di insalata. Si livella la superficie, e si spala sopra il resto della salsa aurora avanzata; quindi si picchietta la superficie (con o senza disegni particolari) con gli ultimi pisellini, dadini di carota e sottaceti.
Si serve freddo e ...è un piatto di sicuro successo!!! Anche perchè è difficile da "sbagliare", in quanto il sapore si può "aggiustare" continuando ad aggiungere questo o quell'altro ingrediente... .
Iscritto dal: 21 marzo 2005 Italy Post: 566 Sesso: Femmina
Postati: 05 agosto 2005 at 16:42 | IP Logged
Wow! Ma che buongustai siete! Io ho stampato tutte queste buone ricette e durante le prossime ferie mi sono riproposta di prepararle tutte (compresa quella iper-calorica di Paolone ). Io però putroppo non sono una grande cuoca, non che non sia brava (modestia a parte), ma trovo sempre poco tempo per cucinare, indi per cui non ricordo al momento particolari ricette, però posso indicare una salsa molto particolare, piccante e gustosa per condire la carne cotta alla brace, è Argentina e si chiama CIMICIURRI
Ingredienti:
Aglio - Prezzemolo - Olio di Oliva (quello buono) - Peperoncini secchi - Sale
Le quantità variano a seconda di quanta se ne vuole preparare, io parto da una base di 3/4 spicchi d'aglio per ottenerne un barattolino.
Si trita bene bene lo spicchio d'aglio dopo averlo sbucciato (ovviamente), lo si aggiunge all'olio e li si lascia a macerare a parte per un pò, aggiungendo un pizzico di sale.
Nel frattempo si lava bene bene il prezzemolo e lo si trita.
Poi si prendono i peperoncini secchi e si tritano anche questi. La quantità dipende da qunto piccante la salsa dovrà essere, io di solito esagero sempre!
Al fine uniamo il tutto per ottenere un composto omogeneo. Se si vuole si può anche frullare il tutto. Il risultato avrà comunque una parte più pesante che tenderà a scendere e l'olio che rimarrà "a galla".
Nella ricetta originale si prevede anche l'utilizzo dell'aceto, che andrebbe aggiunto all'aglio e al prezzemolo (l'aceto ne aiuta l'eventuale conservazione per i giorni successivi). Si possono aggiungere anche peperoni verdi e rossi tritati.
N. B. La salsa è molto forte, se ne sconsiglia l'utilizzo ai palati delicati.
Le applicazioni che può avere sono molteplici, ci si può condire la carne prima di cuocerla alla brace, ce la si può spalmare dopo, ci si possono condire la patate lesse o ci si possono fare anche delle semplici bruschette!
Iscritto dal: 17 giugno 2005 Palermo Post: 7219 Sesso: Maschio
Postati: 09 agosto 2005 at 18:21 | IP Logged
Ok ok, un'altra ricetta semplicissima:
ARROSTO PANATO
(o "alla palermitana")
Di preparazione davvero facilissima, pensavo si usasse anche in altre le parti d'Italia; invece parrebbe proprio di qui... .
Si ungono le fette di carne con poco olio, e si passano sopra un composto di pangrattato, su cui s'era mischiato una presa di sale. Sostanzialmente è tutto qui, sebbene al pangrattato vanno fatte delle piccole aggiunte, tutte facoltative o che si possono sommare a gusto proprio.
1a versione (la mia preferita): si sgrattocchia col coltello un po' di scorza di limone (niente bianco però, che è amaro), che si strofina e si disperde nel pangrattato. Già questo basta ad aromatizzare piacevolmente. E' consigliabile mischiare in aggiunta anche un po' di origano.
2a versione: al posto della "scorticatura" di limone (o in aggiunta, ma secondo me è meglio non sommare), si mischia al pangrattato del formaggio grattuggiato (pochino, però); in tal caso, al posto dell'origano è preferibile mischiare in aggiunta un po' di prezzemolo tritato (ma anche qui, c'è chi li mette insieme, impapocchiando...). Il vantaggio di questa versione è che la crosta "intosta" di più, anche se il gusto è meno raffinato.
Una volta impanata bene la carne, la si arrostisce ai ferri (se in padella, meglio quelle "rigate"). Si serve calda (e qui torna l'ancestrale bisogno di servitù... ^__^ ), e si accompagna di regola a insalata verde mista; ma vanno bene anche le patatine fritte, come no!
Iscritto dal: 17 giugno 2005 Palermo Post: 7219 Sesso: Maschio
Postati: 29 agosto 2005 at 15:36 | IP Logged
Un'altra ricetta semplicissima (sempre sicula)...
INSALATA DI ARANCE
Saporito contorno, di solito si usano le "brasiliane", in quanto più carnose e succose (che al nord Italia non si trovano facilmente); vanno però bene anche le "tarocche" o altra varietà (la ricetta originale prevederebbe invece le "sanguinelle"...); da escludere le "vaniglia", che impedirebbe il gradevole contrasto aspro-salato dell'insalata.
Fondamentalmente si tagliano a tocchi le arance e si condisce con sale olio e pepe. Ci stanno bene anche pezzettini di cipolla, tipo scalogno. Meglio "schiacciare" leggermente le arance, sì da aumentare il succo dell'insalata. Tutto qui.
L'aggiunta più frequente e apprezzata è data da pezzetti di finocchio mescolati insieme alle arance (in quantità inferiore).
La ricetta originale prevederebbe anche l'immissione di pezzetti di aringa affumicata (o anche di acciughetta), che aumenta il contrasto del salato. Non a tutti piace, però (una volta mia sorella, ai tempi che era trasferita a Genova, dove non trovava arance brasiliane, e che agognava ardentemente questa insalata, ...me la stava tirando appresso, sol perchè vi avevo aggiunto le acciughe!!! :°| ).
Ricetta facilissima e di piacevolissimo effetto. Ottima per accompagnare secondi di arrosto o cotolette. Difficile da sbagliare.
Iscritto dal: 17 giugno 2005 Palermo Post: 7219 Sesso: Maschio
Postati: 01 settembre 2005 at 11:01 | IP Logged
Vabbè, sinora ho postato ricette quasi tutte sicule, che i miei corregionali certamente già conoscevano... . Ora invece ne do una anche per loro:
FARFALLETTE RADICCHIO E SALMONE
Imbiondire leggermente della cipolla con l'olio; buttarvi dentro abbondanti pezzetti di salmone (meglio usare quello delle buste di "ritagli", più conveniente), e appena s'è colorito, sfumarci dentro del whisky. Questa sfumata conferirà un retrogusto dolce, che ben si sposerà col sapore amarostico del radicchio (meglio se del tipo trevigiano, ossia quello più allungato e amarognolo), che butterete dentro in abbondanza tagliato a fettuccine (non temete di esagerare: tanto appassendo si ridurrà). Salate leggermente. Quando il radicchio è ben appassito, spolverate col pepe e spegnete.
Si incorpora con le farfallette appena scolate. La maneggiatura in padella non è strettamente necessaria (anche se insaporisce meglio). Servite.
Come al solito non ho dosi da fornirvi (io mi regolo sempre a occhio; di solito abbondando sempre...).
Di sicuro effetto, è abbastanza facile da preparare. Inoltre rappresenta una versione meno pesante delle solite farfallette al salmone, preparate con la panna... .
Una variante è sotto forma di risotto (cotto in brodo vegetale, da maneggiare nella pentola una volta scolato).
ADESSO PERO' STATEMI A SENTIRE: HO ANCORA DIVERSE RICETTE "IN CANNA" DA DARVI (cri-cri di mandorle e cacao; pizza rustica di pastafrolla, con ricotta e salumi; spaghetti all'aragosta, variante con panna e zafferano; pennette salsiccia e noci; pennette cogli spinaci, panna e svizzero; pesce in gelatina; cotolette di maiale all'aceto; riso alla monacale, dolce e cotto nel latte; ...persino le ARANCINE, secondo la ricetta tradizione della mia famiglia, diversa da quella popolare!!!), MA SE NON ME NE DATE ANCHE VOI...NISBA!!! è__é
E non è un ricatto, ma una conseguenza... U__U
Modificato da Valerio on 01 settembre 2005 at 11:53
Iscritto dal: 05 giugno 2005 Post: 1369 Sesso: Femmina
Postati: 01 settembre 2005 at 12:48 | IP Logged
Allora comincio io...questa è una ricetta romana semolice ma sfiziosa...
GNOCCHI ALLA ROMANA
Ingredienti: 1 l di latte; 350 g di semolino; 2 tuorli d uovo; parmigiano grattuggiato; burro; sale.
Preparazione: 1) mettere in una pentola capiente il latte e mezzo litro d acqua con sale grosso e portare ad ebollizione; 2) versare a pioggia il semolino e mescolare energicamente per evitare la formazione di grumi; 3) Passati circa 20 minuti di cottura, togliere dal fuoco; 4) aggiungere i tuorli d uovo e mescolare; 5) versare il composto sul piano da lavoro, livellare e lasciar raffreddare; 6) con un bicchiere rotondo ritagliare dei dischi dal semolino; 7) imburrare una teglia da forno; 8) porre i dischi di semolino nella pirofila; 9) cospargere con fiocchi di burro e un abbondante grattuggiata di parmigiano; 10)infornare fino alla doratura.
Buon Appetito....!!!!
__________________ Celebriamo allora Eva che opta per l'intelligenza a prezzo della morte, mentre Adamo non afferra immediatamente la posta in gioco del periodo paradisiaco: la gioia eterna dell'imbecille felice!
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