Postati: 07 aprile 2010 at 09:04 | IP Logged
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A mio avviso in questo topic sono evidenziati alcuni FALSI problemi, perdendo di vista quelli veri.
1° - La muda NON E' una patologia, e un soggetto sano la vive egregiamente senza alcun malessere; inoltre le cocorite non la fanno in modo concentrato come altre specie, ma la diluiscono nel tempo, che resta quasi impercettibile (se non per le piume che si troivano in giro).
2° - A volte l'istinto territoriale di alcuni soggetti "prende di mira" un solo coinquilino, fino a rendergli la vita difficile (e quindi stressandolo), se non peggio...; al perseguitato si abbassano le difese immunitarie, mangia meno, etc. ... ; in questi casi va monitorato e al caso isolato L'AGGRESSORE (di solito femmina), oltre al malcapitato se malconcio, in quanto può ripetere la persecuzione contro altri soggetti; gabbie e spazi ampi riducono questo problema.
3° - isolare un soggetto malconcio e "depresso" è buono per certi versi, ma lo induce a maggiore depressione per malinconia (sono animali SOCIALI); gabbie poste vicine a quelle degli "altri", meglio se piccole GABBIE INFERMERIA (ossia leggermente riscaldate) riducono l'inconveniente.
4° - Mi spiace dirlo, ma mi sembra che il tuo veterinario ha dato una cura troppo superficiale e generica, a meno che non fosse in attesa di altri esiti (aveva avviato coltura per antibiogramma?); sicuro che fosse AVIARIO...?
5° - Non escludo che il tuo piccolo aveva un'affezione già di suo (per cui la muda accentuata), che aveva risvegliato l'istinto dell'altro a cacciarlo, come ad evitarsi le infezioni; una profilassi va comunque attuata ai superstiti... .
Ricordo a tutti che, a meno di ragionevoli e ben fondate ipotesi, necessita approfondire se l'agente patogeno è batterico o micotico: nel primo caso giova la somministrazione di antibiotici ad ampio spettro anche a scopo preventivo, senza abusare; ma questi favoriscono le affezioni micotiche (ossia da funghi), di diversa cura e la cui assenza va verificata prima.
Nella maggioranza dei casi ci sono colpi di freddo, per cui una tempestiva somministrazione di antibiotici + sulfamidici rimette subito le cose a posto. I miglioramenti in questo caso sono di norma immediati, e nel giro di 2-3 giorni la remissione dei sintomi. Più lenta e incerta ma spesso efficace la sola cautela del luogo riparato e le vitamine (che comunque giovano).
Io consiglio sempre l'esame delle feci o di altri essudati (nasale, vomito) all'istituto zooprofilattico più vicino: più economico del veterianrio e gli esami vengono certamente eseguiti coi giusti reagenti (cosa non sempre sicura da certi professionisti...). Nel caso di autopsia, se non la portate subito lì ricordate di conservare la piccola carcassa ben chiusa e in frigo.
Spero di esservi stato di aiuto.
__________________ PALERMO CAPITALE!!! è____é
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