Postati: 28 settembre 2007 at 13:54 | IP Logged
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Ho pensato di creare questa scheda per racchioudere i principi basilari relativi alla quarantena da far fare ai nuovi soggetti prima di immetterli nel proprio allevamento, nonchè all'isolamento di soggetti malati o sani in occasione del verificarsi di patologie.
Tali misure sono sempre PREVENTIVE (ossia di profilassi) e utili a limitare il diffondersi di patologie o affezioni contagiose e potenzialmente perniciose per tutto l'allevamento, siano esse di natura batterica (salmonellosi, colibacillosi), virale (psittacosi), fungina (micosi varie) o parassitaria (scabbia, coccidiosi).
Meritano pertanto dovuta attenzione.
QUARANTENA - Si pratica PRIMA dell'immissione di nuovi soggetti, a scongiurare eventuali contagi. Ciò perchè ogni allevamento risulta un micro-ecosistemna a sè...e molte patologie potrebbero essere presenti in maniera SUB-CLINICA (ossia senza una manifesta sintomatologia). Quando però dei soggetti PORTATORI (non è nemmeno detto che siano SANI..anche semplicemente con patologia CRONICA, e quindi con sintomi deboli e poco apprezzabili) vengono a contatto con altri di un altro micro-ecosistema (allervamento), le patologie possono trasmettersi e invece SLATENTIZZARSI...con tutte le indesiderabili conseguenze del caso...
Il modo migliore di procedere è isolare il nuovo soggetto, non solo in gabbia a parte, ma meglio ancora in ambiente a parte; ciò perchè alcune patologie potrebbero veicolarsi con le piumette che normalmente si perdono o tramite l'aria (ma direi che già la gabbia a se stante è già una buona "misura"...).
Il periodo di isolamento è appunto quello che indica il nome stesso : 40 giorni (periodo ritenuto ottimale per l'incubazione della maggior parte delle patologie conosciute). Molti tendono tuttavia ad abbreviare tale periodo, sino a dimezzarlo...ma non sempre risulta corretto: meglio i 40 giorni canonici...
ISOLMENTO DA PROFILASSI - Si pratica in occasione del verificarsi di patologie per uno o più soggetti dell'allevamento. Mira a limitare la diffusione del contagio o dell'infestazione, in attesa di curare i soggetti malati.
Normalmente si tende ad isolare i soggetti malati o ritenuti tali; ciò non è sempre efficace, in quanto l'infezione si veicola nell'ambiente (gabie e accessori, pulviscolo, etc.): meglio quindi ISOLARE I SOGGETTI SANI. Lo so che questo è avolte difficile o poco pratico da attuare (nelle nostre case non sempre disponiamo di molti ambiti idonei), ma vi assicuro che è molto più sicuro e spesso risolutivo procedere in tal senso... .
Ho ritenuto opportuno sintetizzare qui i principi basilari dell'isolamento preventivo, data la confusione in cui spesso si cade in occasione di nuovi acquisti (la fretta di "accoppiarli") o al verificarsi di patologie. Spero possano esservi utili.
In gamba!
__________________ PALERMO CAPITALE!!! è____é
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