Postati: 13 novembre 2006 at 00:24 | IP Logged
|
|
|
Ciao a tutti!
Ho visto che si è parlato di ricci in questa sezione e scrivo per diffondere qualche informazione su questi animaletti, che spesso incontriamo ma di cui la maggior parte delle persone non sa poi molto.
Il riccio è un animale protetto e non può essere tenuto in cattività. Ci sono però casi in cui è necessario soccorrerli. E’ allora consentito prelevarli per affidarli a un CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici, ce ne sono in ogni provincia) o per prendersene cura temporaneamente, fino a quando non siano in condizioni di essere rimessi in libertà.
Non molti sanno che i ricci che in settembre/ottobre non hanno raggiunto i 500/600 grammi di peso sono destinati a morire, perché non hanno sufficienti riserve di grasso da bruciare durante l’inverno: questi ricci vagano nonostante il freddo, oppure vanno in letargo, ma il letargo li uccide. Ce ne sono molti in queste condizioni: quelli nati a fine estate da nidiate tardive possono pesare in autunno anche meno di 100 grammi!
I ricci che in settembre/ottobre non hanno raggiunto i 500/600 grammi di peso devono svernare al caldo e al riparo, in modo da evitare il letargo. In primavera potranno poi essere liberati, preferibilmente facendoli passare per un CRAS dove riabituarsi gradualmente alla vita in libertà.
In generale, un riccio deve essere soccorso se:
- ha un peso inferiore ai 500/600g in settembre/ottobre, quando va incontro al letargo
- vaga insistentemente durante il periodo del letargo (da fine ottobre ad aprile): anche se ha il peso sufficiente per superare il letargo, il fatto che vaghi spesso fuori dalla tana è segno di qualche altro problema
- è ferito
- è ammalato (possibili segnali: vaga o riposa all’aperto durante il giorno, barcolla o cammina a fatica, giace sdraiato su un fianco e non appare reattivo, ha gli occhi chiusi o incrostati…); i segni di malattia non vanno sottovalutati: il riccio per sua natura tende a nascondere il fatto di star male per non apparire debole agli occhi di potenziali predatori; quando manifesta sintomi di malessere, vuol dire che sta davvero molto male e ha bisogno di cure urgenti e specifiche - è necessario allora portarlo a un CRAS o da un veterinario!
- è in preda a parassiti (soprattutto zecche: sono bianche e ben visibili, e causa di anemie anche mortali; per toglierle basta farci cadere sopra una goccia d’olio e staccarle, dopo un po’, con una pinzetta)
- è un cucciolo che ha perso la mamma
- ha perso l'istinto di difesa (non si appallottola davanti a potenziali predatori)
- è in condizioni di imminente pericolo (vicino a strade trafficate, piscine, tombini, trappole, ecc.)
Non dovrebbe invece essere prelevato o portato lontano se non mostra segni di difficoltà: si rischierebbe, se fosse una femmina, di allontanarla dai suoi piccoli!
I ricci piccoli e ancora lattanti (sotto i 100 grammi e senza i dentini) devono essere nutriti con latte povero di lattosio (ce ne sono vari in commercio, e alcuni sono più adatti di altri - per le regole del forum non posso però fare i nomi). Il latte normale, indigeribile anche da parte dei ricci adulti, sarebbe mortale. Un riccio lattante potrebbe anche apprezzare altri cibi, come omogeneizzati di frutta, ma non essendo ancora in grado di digerirli dopo un po' ne morirebbe!
Ai ricci adulti si possono dare:
- frutta
- verdura cotta
- scatolette e crocchette per gatti
- uovo cotto
- carne cotta
Cosa non dargli mai:
- latte e tutti i suoi derivati (causano ventre gonfio e diarrea potenzialmente mortali)
- tutti i salumi e gli insaccati (causano progressivi problemi di deambulazione, fino alla paralisi)
- mandorle e le nocciole (per loro tossiche)
- pasta, riso e pane (i ricci non digeriscono bene i cibi ricchi di amido)
- carne e uova crude (possono veicolare malattie)
I ricci non diffidano affatto di questi cibi - anzi, ne vanno matti! Ciononostante bisogna assolutamente evitarli.
Ho imparato queste cose dopo aver trovato, lo scorso inverno, quattro piccoli ricci che ho poi accolto in casa per farli svernare, e che ho portato a un Centro di Recupero in primavera. E' stata una bella avventura e sono contenta di averli potuti aiutare!
Spero che queste informazioni interessino anche a voi e che con la loro diffusione qualche riccio in difficoltà possa trovare aiuto. Se trovate un riccio e avete bisogno di qualche consiglio contattatemi pure. Ciao e grazie!
Francesca
|